(TUTTI) SOTTO PRESSIONE

(TUTTI) SOTTO PRESSIONEFirenzeViola.it
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lunedì 10 novembre 2014, 00:00Notizie di FV
di Tommaso Loreto

La botta è di quelle violente, dolorose. Perchè la classifica parla chiarissimo, e perchè nelle pieghe del risultato finale è necessario leggere l'andamento della partita. Il Napoli ha ampiamente meritato la vittoria di ieri sulla Fiorentina, anche in virtù di un primo tempo nel quale i partenopei hanno dominato sia per gioco che per occasioni da rete. Una squadra che adesso può decisamente puntare al terzo posto, il Napoli, un'altra che ancora continua a non ritrovarsi quella viola. E che continua ad alternare timide reazioni a capitomboli fragorosi.

Montella nel dopo gara ha parlato di pressione psicologica che sta pesando sul gruppo, riferimenti al terzo posto arrivati dalla proprietà inclusi , ma la sensazione è che ieri sia emersa in primis la solita, recente, confusione diffusa sull'idendità di questa Fiorentina, oltre il divario evidente tra questa squadra e quelle che contano di correre per il terzo posto, almeno in termini di rabbia, carattere, personalità.

Anche perchè gli stessi tentativi del tecnico non stanno pagando (ieri sera cambio di moduli, dal 4-3-3 iniziale al 3-5-2 del secondo tempo con l'inserimento di Gomez solo nel finale mentre quello di Marin nemmeno pervenuto) così come ieri sera non hanno pagato alcune scelte come la copertura richiesta a Cuadrado, la fiducia incondizionata ad Alonso, gli spostamenti di Tomovic e la conferma del solito, evanescente, Ilicic. Quest'ultimo ormai giunto alla rottura con tutti, che siano i suoi tifosi o il suo c.t. in nazionale. 

Il rischio adesso è che il ridimensionato sfoci in processi sommari che non hanno utilità. Certo è che, però, è anche necessario avviare il prima possibile qualche esercizio di riflessione interna. Sugli errori, tanti, commessi negli ultimi tempi, o semplicemente sulle divergenze di vedute emerse sugli obiettivi e, a giudicare da certi spifferi, anche sulla stessa gestione del mercato. Perchè tra le tante cose non può passare inosservato nemmeno lo scarsissimo utilizzo di molti giocatori arrivati in estate, o comunque l'impiego di altri elementi in ruoli non propriamente loro. Un'autocritica totale, in campo e fuori. Proprietà, dirigenti, tecnico e squadra, tutti coinvolti. Perchè pensare che la classifica di oggi non sia il frutto di errori recenti e meno recenti, sarebbe un altro gravissimo errore.