TRA KLEOS, I DUBBI DI MENDILIBAR E IL PROBLEMA BIGLIETTI: L'ATTESA IN CASA OLYMPIACOS

21.05.2024 16:00 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
TRA KLEOS, I DUBBI DI MENDILIBAR E IL PROBLEMA BIGLIETTI: L'ATTESA  IN CASA OLYMPIACOS

Kleos (κλέος). Traduzione dal greco antico, fama o gloria. Un concetto centrale nella civiltà ellenica. Era la ricerca del kleos ciò che motivava eroi come Achille o Ulisse nelle loro imprese. Sarà lo stesso concetto che, più di 2800 anni dopo, guiderà Podence e i suoi: il kleos, la gloria eterna, è a una partita di distanza dall'Olympiacos. In mezzo la finale di Atene, una gara da giocare in casa, novanta minuti (forse di più) per diventare la prima squadra greca a vincere un trofeo internazionale. A poco più di una settimana dall'ultimo atto di Conference, facciamo un salto nella tana dei Thrilos per capire come sta andando l'avvicinamento alla finale per i biancorossi di Grecia.

L'ATTESA NEL PIREO. Kleos, dicevamo. Nella torcida dell'Olympia è un termine che in molti ripetono: quello con la Fiorentina è giudicato un appuntamento con la storia, uno dei più importanti giorni nell'epopea di un club che l'anno prossimo festeggerà il centenario. E che vorrà farlo con in bacheca il primo trofeo internazionale per un club dell'Ellade, il secondo per il calcio greco dopo l'impresa senza eguali della Grecia di Otto Rehhagel che proprio quest'anno compirà venti anni. E in molti da quelle parti paragonano il cammino di quella nazionale con quello dell'Olympiacos, due underdog che sono finiti poi a stupire un continente. Si gioca su questo paragone e sulla consapevolezza di aver appena eliminato la favorita del torneo con un netto 6-2 totale, il discorso prodotto da media e addetti ai lavori in questi giorni di lunga attesa.


DUBBI DI FORMAZIONE. Ancora otto giorni e otto notti a quel fatidico 29 maggio. Otto giornate che sedimenteranno l'hype per l'appuntamento della stagione per il calcio greco, otto giorni che serviranno anche a José Luis Mendilibar per fugare alcuni dubbi di formazione: dopo aver fatto fuori l'altro demone basco (l'amico e collega Unai Emery con l'Aston Villa), il sessantatreenne di Zaldibar vuole diventare il primo tecnico a vincere Europa League e Conference League e bissare quindi il trionfo del maggio scorso col Siviglia, a Budapest, contro la Roma. Per farlo, dovrà capire se poter contare su Francisco Ortega, centrocampista argentino di qualità e quantità alle prese con un problema fisico e ancora da valutare in vista di Atene. Anche l'altro dubbio di formazione è a centrocampo. Oltre a Ortega, non è sicuro di esserci anche l'altra colonna della mediana, lo spagnolo Vicente Iborra: il trentaseienne ha già incontrato e fatto male alla Fiorentina nell'Europa League 2015, quando eliminò in semifinale i viola con il suo Siviglia, è rientrato nell'elenco dei convocati nell'ultima gara contro il Panathinaikos e sarà quindi arruolato per la finale, da capire se Mendilibar si fiderà delle sue precarie condizioni fisiche. Sembrano risolti invece i problemi di Omar Tyrell Richards, difensore classe '98 in prestito dal Nottingham Forest. Nella giornata di giovedì comunque, quando in casa biancorossa è previsto il media-day, il tecnico basco potrebbe fugare altri dubbi di formazione.


TORCIDA BIANCOROSSA. E infine, il capitolo dei tifosi. Non è stato un avvicinamento facile e non sarà una serata semplice per gli organizzatori. La possibilità che il 'nemico' festeggi in casa propria, incubo di questi giorni per i tifosi dell'Aek, ha fatto scaturire anche un gemellaggio inaspettato tra i gialloneri e la Fiorentina, tant'è che nell'ultima gara di campionato all'Opap Arena si sono viste anche maglia viola nella curva dei padroni di casa: per evitare qualsiasi tipo di problematica legata all'ordine pubblico in un evento delicatissimo proprio per il luogo (l'Opap Arena e il Nea Filadelfia sono rispettivamente stadio e quartiere dell'Aek Atene, rivali storici dell'Olympiacos) il governo greco ha alzato il livello di guardia ed è pronto a schierare seimila agenti a protezione di un'area che sarà sotto stretta sorveglianza, con una zona di prefiltraggio che si espanderà fino a circa 2 chilometri dall'impianto che sarà accessibile solo ai titolari del biglietto. A proposito dei biglietti: quelli destinati all'Olympiacos sono andati a ruba nel giro di pochi minuti, ma non senza qualche polemica. A fronte della richiesta di 20mila tagliandi, l'Olympia ha deciso di procedere ad estrazione, premiando comunque i fedelissimi, ovvero i 49 che, lo scorso marzo, hanno sfidato le leggi probabilistiche andando in trasferta a Topola (Serbia, campo neutro) per assistere al ritorno degli ottavi di finale contro il Maccabi Tel Aviv nonostante la sconfitta dell'andata (1-4 in terra greca), uno sforzo premiato allora con l'incredibile 6-1 targato Jovetic e compagni e adesso, con Marinakis che ha deciso di regalare i biglietti per la finale ai 49 eroi di Topola.