TOCCA A MARIONE
Tutti autorizzati a qualsiasi forma di scongiuro scaramantico, lui per primo. Ma è indubbio che da questo momento in poi sia Mario Gomez il salvagente al quale aggrapparsi per non finire in balìa delle mareggiate di questi tempi. E non potrebbe essere che così, fosse solo per l'attesa nei confronti del tedesco che si mantiene intatta da quasi due anni. D'altronde, lampi esclusi come capitato a Torino contro la Juve in Europa League, Firenze deve ancora del tutto scoprire il suo bomber teutonico.
Tocca a Marione, senza troppi giri di parole, e non c'è nemmeno troppo tempo. Perchè Rossi è ancora ben lontano dalla via del rientro, perchè Bernardeschi è appena finito ai box e ci resterà per cinque mesi, e perchè Babacar non può giocarle tutte. Già domani sera, perciò, contro i greci del Paok Mario Gomez dovrà dimostrare di potersi lasciare alle spalle il periodo probabilmente più brutto della sua carriera, rincorrendo un gol che oggi come oggi suonerebbe (di nuovo) come una liberazione.
Anche perchè domenica prossima la Fiorentina sarà di nuovo in campo, e contro il Napoli servirà la miglior prestazione possibile, tanto da pensare di dover necessariamente risparmiare fatiche a Babacar. Gomez in primis, perciò, sperando che anche Marko Marin possa finalmente farsi ammirare. L'altro tedesco di casa viola ha esordito a Salonicco, e domani sera potrebbe essere di nuovo in campo per cercare di aumentare il minutaggio. Non un esordio dall'inizio, certo, ma magari un altro spezzone di gara per risultare il prima possibile abile e arruolabile. Le alternative, in fin dei conti, cominciano a scarseggiare.