SVANITO IL MIRACOLO ITALIANO? NON SI VINCE NEANCHE A LECCE

SVANITO IL MIRACOLO ITALIANO? NON SI VINCE NEANCHE A LECCE
martedì 18 ottobre 2022, 00:00Notizie di FV
di Sonia Anichini

Un punticino che non serve a niente, un brodino che non ci ridà la salute, una situazione che continua ad essere preoccupante. Su una ipotetica bilancia ci sta l’1-1 perché il Lecce è stato più bravo nel primo tempo mentre la Fiorentina lo è stata nel secondo ma, visto che a noi interessa la Viola, non possiamo che rammaricarci perché non siamo riusciti a passare nemmeno al Via del Mare. Viviamo sperando che la nostra storia trovi una svolta, che si possa intraprendere una strada più dritta di quella tutte curve che ci sta facendo stare male, ma settimana dopo settimana la musica non cambia e dopo le tante parole di buoni propositi siamo sempre a leccarci le ferite.

Mi fa sempre molta impressione come, ad un livello tecnico non eccelso, corrisponda anche la mancanza di carattere e un leader che sappia guidare in campo il gruppo. Non è possibile subire sempre e giocare in modo a volte remissivo o confusionario. Ieri nella seconda parte della partita abbiamo per fortuna trovato subito il pareggio con Kouamè, che è stato per me il migliore della serata rendendosi utile anche in fase difensiva, e siamo arrivati al tiro altre volte con Quarta e Gonzalez ma senza centrare la porta. Ci sta forse anche un po’ di sfortuna, ma bisogna dire che la nostra squadra sembra l’ombra di quella dello scorso anno e mi duole constatare che il miracolo Italiano è svanito e non per colpa, almeno non in modo determinante, del nostro allenatore. Mi verrebbe da chiedere a quale santo dobbiamo votarci per trovare la soluzione ai nostri problemi ma, per non parere blasfema, confido a questo punto che la società possa rimediare ai propri errori già nel mercato invernale.

Ieri siamo riusciti a segnare con Kouamè, che vince la sfida con Jovic e Cabral, ed è l’unica nota positiva del periodo: doveva andarsene e adesso si ritrova ad essere fondamentale per l’allenatore e la squadra. Cabral aveva anche provato a segnare, per ben due volte, ma entrambe le azioni erano viziate in partenza da fuorigioco e non ha potuto festeggiare la prima rete in questo campionato, perché è ancora a secco, e poi resta il mistero di Jovic. Il serbo dopo appena tre minuti lamenta un dolore e dopo sei esce dal campo lasciando il Mister con una faccia che la diceva lunga quando lo hanno inquadrato. Io sono del partito che è per la fiducia a Jovic ma deve anche meritarsela e non vorrei che il ragazzo fosse un po’ “ficoso” come si dice a Firenze.

Il punticino ci ha consentito di riagguantare il Monza e la Salernitana e con ciò potremmo chiudere il discorso perché, con tutto il rispetto, non è certo quello che ci si aspettava e siamo molto lontani dai sogni di gloria del nostro Presidente. La sensazione è che, purtroppo, la posizione in classifica corrisponda al reale valore di questo gruppo che è stato comunque indebolito e dal quale l’allenatore non riesce a tirare fuori quel buono che lo scorso anno lo ha fatto, e ci ha fatto, salire alla ribalta. Le uova per le omelettes non sono tutte prelibate, ma qualcosa di meglio si può e si deve fare.

Il problema di non riuscire a superare le squadre più modeste è quello di trovarsi poi ad affrontare le big con grande trepidazione visto che veniamo da un doloroso poker patito con la Lazio. Sabato infatti arriva l’Inter, che occupa attualemte quel settimo posto che è il nostro bersaglio, che deve recuperare posizioni di vertice e sarà senza dubbio un’altra serata complicata. In settimana non ci sono impegni europei quindi spero che la preparazione a questo incontro sia delle migliori perché abbiamo assoluto bisogno di una bella prestazione, ma soprattutto di una bella vittoria…altro che brodino!

La Signora in viola