SUPER MOISE, ANCHE SENZA RIGORI. SUO PROSSIMO STEP
Il Moise Kean 2.0 è sotto gli occhi di tutti. Una ritrovata maturità come giocatore fondamentale e in grado di fare la differenza nel club è evidente a tutti. La serie A lo ha premiato come giocatore del mese di novembre e non poteva fare altrimenti (mentre non si è capito che record debba battere Palladino per vincere il premio visto che da ottobre in campionato non ne ha persa una): 5 gol tra tutte le sue tre partite giocate nello scorso mese (ha saltato il Genoa mentre ha segnato con Torino, Verona (3) e Como), ed avendo chiuso ottobre con i due gol alla Roma e mettendoci la Coppa Italia contro l'Empoli mette in risalto la continuità che nelle scorse stagioni gli è sempre mancata. In stagione è a quota 13, 14 se si considera la Nazionale, e a livello europeo è dietro solo ad Haaland per i giocatori della sua età, quinto in generale. L'attaccante viola in A è quota 9 ed è in corsa con Retegui (12) e Thuram (9) per la classifica marcatori, anche senza aver realizzato rigori.
In questa stagione ne ha sbagliati già due su due (col Puskas infatti non era più in campo), numero che avrebbe impinguato il suo score stagionale ma anche in passato, fin dalle giovanili, il tiro dal dischetto non è stato il suo forte. Tra i rigori sbagliati, va ricordato il cucchiaio contro la Fiorentina Primavera intercettato dall'allora portiere Cerofolini, nel 2017. Eppure Palladino gli ha dato fiducia anche in questa stagione, ritenendolo uno dei rigoristi, anzi il primo precedentemente all'arrivo di Gudmundsson. Dei 4 concessi ai viola i due contro la Lazio li ha battuti e realizzati Gudmundsson al suo esordio, mentre Kean dopo l'errore contro il Milan ha ceduto quello contro la Roma a Beltran che lo ha realizzato. Ieri il nuovo errore, decisivo, contro l'Empoli. Segno che dagli 11 metri la lucidità non è il suo forte. Lo step in più sarebbe proprio quello, anche se un Kean che fa gol di movimento è più che sufficiente, dal dischetto ci penseranno i suoi compagni.