SPECIAL K

29.09.2015 10:30 di  Pietro Lazzerini  Twitter:    vedi letture
SPECIAL K
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nikola Kalinic è sulla bocca di tutti. Non solo a Firenze, dove è entrato subito nel cuore dei tifosi anche grazie al suo modo molto generoso di scendere in campo, ma anche nel resto d'Italia dove i media ma anche le altre squadre si sono accorte di lui grazie alla tripletta contro l'Inter. In realtà, uno che non aveva bisogno di questa conferma per invaghirsi del croato è Paulo Sousa, che lo conosce fin dalle giovanili e che appena arrivato a Firenze e saputo dell'addio certo di Mario Gomez, ha voluto con sé. In lui il portoghese vedeva il perfetto attaccante da affiancare al giovane Babacar, capace di far crescere il compagno di reparto ma anche di segnare gol utili alla causa viola. Scelta azzeccata. Un attaccante odioso per gli avversari, fastidioso come una zanzara, che non ti lascia mai tranquillo, che ti colpisce quando meno te lo aspetti. In Italia di attaccanti così ce ne sono pochi e lui ne incarna in pieno lo spirito e le qualità.  

L'ex Dnipro ha lasciato l'Ucraina rinunciando a circa 500mila euro a stagione, non poco per uno che ha fatto un salto in avanti nella propria carriera scegliendo di vestire la maglia viola. Una scommessa su se stesso completata da alcuni bonus che grazie a questo stupendo inizio ha già messo nel mirino. La sua volontà di venire a Firenze è stata determinante anche nella tratttativa tra i viola e gli ucraini, con il club guidato dal ds Pradé che ha risparmiato almeno un milione sul costo del cartellino proprio per la pressione esercitata dal giocatore sul suo ex club. Non una pressione mediatica e pressante come quella di Joaquin ad esempio, ma una richiesta decisa figlia di una vecchia promessa poi mantenuta dalla società finalista della scorsa Europa League. 

Adesso l'obiettivo di Kalinic è quello di montarsi la testa, di continuare a giocare per la squadra sfruttando al meglio le occasioni che si presenteranno anche in chiave Nazionale. L'alternanza con Babacar al momento funziona benissimo e non è detto che a breve i due possano anche giocare insieme formando una delle coppie gol potenzialmente più interessanti della Serie A. Senza contare che al quadro avanza anche un Giuseppe Rossi che scalpita e che non vede l'ora di raggiungere la festa magari fornendo altri assist al buon vecchio Nikola. Piedi per terra, lavoro e un po' di pacato entusiasmo dunque. La vetta è raggiunta, il difficile arriva adesso.