SOLITI FANTASMI

13.12.2020 21:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
SOLITI FANTASMI
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Il gol di Milenkovic con il Genoa a tempo scaduto aveva illuso l'ambiente che quello potesse essere un segnale, quasi divino senza scomodare i santi ovviamente. Aveva illuso in una reazione, in una rinascita, in uno spartiacque e una scossa rispetto al passato che invece non ci sono stati, neanche con un allenatore che più di ogni altro sa sempre trovare i modi e le parole giuste. Nessuno immaginava di andare a Bergamo a sbancare agevolmente  lo stadio Azzurri d'Italia, per carità, ma certamente ci si aspettava di più, in termini di prestazione  che si riassume in un'unica occasione, pur importante come quella trovata da Vlahovic parata da Gollini sulla traversa. E le parole del tecnico Prandelli nel post gara sono emblematiche quando parla di "soliti fantasmi" di cui la squadra si sarebbe liberata, ma solo sul 3-0, senza peraltro riuscire in una pur parziale rimonta. Insomma un po' tardi per vederci qualcosa di positivo come è giusto però che faccia un tecnico per ripartire domani.

A Bergamo si sono visti invece i soliti segnali, le stesse debolezze e paure (i fantasmi di cui parla Prandelli appunto) che hanno fatto rischiare una vera e propria imbarcata, con - unica nota positiva- un Dragowski che ti ha salvato in diverse occasioni. La Fiorentina insomma ha dilapidato subito il patrimonio di quella reazione avuta col Genoa, fin dalle prime battute del match. E i tanti contrasti persi sono l'emblema della poca convinzione, nonostante scelte di formazione diverse (giuste o sbagliate che siano state). Vedremo se questa decisione di andare in ritiro, il primo dell'era Commisso (non si andava in ritiro dal pre-gara con il Genoa nell'ultima partita dei Della Valle), la squadra capirà veramente quanto la situazione sia delicata e soprattutto se Prandelli troverà la soluzione a contatto con la squadra 24 ore su 24 per tre giorni, perché si liberi dai "soliti fantasmi".