SARRI BATTE DI NUOVO ITALIANO, MA LA DIFFERENZA STAVOLTA LA FANNO LE "SECONDE" LINEE

31.10.2023 10:00 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
SARRI BATTE DI NUOVO ITALIANO, MA LA DIFFERENZA STAVOLTA LA FANNO LE "SECONDE" LINEE
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© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Minuto 94: cross di Pedro, inserimento e colpo di testa di Matias Vecino, mani di Milenkovic. Qualche istante più tardi, al 95', Ciro Immobile spiazza Terracciano e regala tre punti alla Lazio. Triplice fischio e cala il sipario all'Olimpico: nell'azione da buzzer beater dei biancocelesti protagonisti tre nuovi entrati, Pedro, Vecino e Immobile; stavolta la panchina è decisiva.

Ancora una volta Sarri ha la meglio nel confronto diretto su Italiano. O per meglio dire, guardando il risultato del monday-night da un'altra angolazione, le seconde linee della Lazio si dimostrano migliori di quelle della Fiorentina. Una differenza di valori in campo evidenziata non tanto in un primo tempo dove è la squadra gigliata a farsi preferire, ma nella ripresa, quando i protagonisti lasciano spazio ai secondi attori. Da una parte entrano Vecino, Kamada, Cataldi, Pedro, Immobile (più di 300 gol, due Europei e due Mondiali in carriera per gli ultimi due), giocatori con un palmares ed una qualità tale che rendono blasfemo etichettarli come seconde linee. Dall'altra spazio a Mandragora, Barak, Ranieri, Maxime Lopez e Nzola

Dalla dispensa della panchina ha pescato meglio Sarri, mentre Italiano col doppio cambio Bonaventura-Beltran out, Barak-Nzola in ha sgonfiato il potenziale offensivo della squadra, nonostante il Jack visto sul prato dell'Olimpico sia un lontano parente di quello ammirato per i primi due mesi di stagione. I cambi hanno condizionato l'esito di una gara che sì, è bene ricordarlo, è decisa da un tocco di mano all'ultimo secondo, ma che si era incrinata dalla parte biancoceleste dopo l'ora di gioco (decisivo Terracciano in almeno due occasioni). La differenza l'hanno quindi fatta non solo le scelte dei due allenatori, ma anche e soprattutto la qualità delle alternative: il dislivello di valori tra una squadra in corsa per gli ottavi di Champions League, seconda nello scorso campionato, ed una coraggiosa quanto incerottata Fiorentina, (soprattutto in difesa) è dato anche e soprattutto dalla diversa profondità delle due rose.