SANTANA KO, Ecco come cambiano i Viola

03.02.2009 19:23 di  Andrea Capretti   vedi letture
SANTANA KO, Ecco come cambiano i Viola
FirenzeViola.it

L’infortunio è serio. In attesa di conoscere più concretamente i tempi di recupero, l’entità del problema riportato da Santana nella gara con il Bologna pare piuttosto grave. Perché si parla di microfratture, perché si accenna ad un interessamento del legamento collaterale. Il tutto con la possibilità di un recupero allungato ulteriormente dal ricorso all’operazione chirurgica. Insomma ce ne dovrebbe essere per qualche mese e in un momento così delicato (con la beffa del mercato appena chiuso) Prandelli e la sua Fiorentina dovranno inventarsi qualcosa. Il problema è che nel modulo attuale, nella rosa odierna dei viola, reali alternative a Sanatana non ci sono. La squadra infatti è nata ad inizio stagione per giocare con il 4-3-3, al massimo evolversi nel 4-2-3-1. Soluzioni decadute con il tempo a causa di quella prevedibilità, specialmente offensiva, confermata e condannata da Prandelli. Largo al trequartista quindi, ma con ampi e dispendiosi compiti di copertura. Nel vertice alto del rombo di centrocampo Prandelli mette Santana e non lo leva più. Adesso che sarà costretto a farlo queste potrebbero essere le soluzioni possibili:
Jovetic: E’ il giocatore che a partita in corso o nelle rare assenze di Santana ha maggiormente giocato da trequartista. Tocco di palla e capacità di corsa ci sono tutti, ordine tattico e supporto al centrocampo decisamente meno. E’ la soluzione più in linea con con il classico ruolo di trequarti e con la volontà di mantenere un elemento in grado di rifinire e concludere l’azione. Prandelli non è entusiasta delle riprove avute fin ora, e rimane convinto che il ragazzo si esprima al meglio da punta o attaccante esterno.
Montolivo: Soluzione dettata dall’elevato tasso tecnico del giocatore e dall’ultima mezz’ora di Bologna, proprio dopo l’uscita di Santana. Certo Montolivo vertice alto in quella circostanza era anche frutto dell’assenza di Jovetic ma al momento pare l’unico in grado di sostenere l’eredità di quantità e qualità lasciata dall’argentino. Avendo riscoperto con continuità il tiro da fuori, sarebbe anche un modo per aumentare lo score personale di reti; un ritorno ai tempi atalantini che però il giocatore non vede benissimo e lo stesso Prandelli teme possa interrompere un lavoro di costruzione tecnico-tattica avviato sin dai primi giorni fiorentini di Montolivo.

Mutu: Ritorno al passato anche per il rumeno. Il ruolo da rifinitore è nelle corde di Mutu, come confermato dai trascorsi  della carriera, il resto lo conferma il numero dieci ancora oggi sulle spalle. La corsa del ‘Fenomeno’ però non è più la stessa, lo sa Prandelli e lo sa il giocatore che non ha mai nascosto di sentirsi ormai attaccante vero. Il tutto con l'obbligo di affiancare così a Gilardino un Bonazzoli a mezzo servizio o Jovetic sempre in fase di maturazione. E’ la storia di molti trequartisti, diventati attaccanti con il passare degli anni (Totti, Del Piero) e maldisposti a tornare indietro.

Felipe Melo: Unica soluzione senza un riscontro in maglia viola. Ci si affiderebbe ai trascorsi spagnoli, e all’idea di avanzarne il raggio d’azione che Prandelli ha spesso accarezzato senza mai osare. Positivo e possibile sul piano del gioco in verticale, della corsa e della conclusione; le controindicazioni sul brasiliano sarebbero restare maggiormente lontano dal fulcro del gioco e soprattutto privare la difesa del suo schermo protettivo. Un bel rischio da correre per un rendimento tutto da verificare.

Cambio di modulo: Pare una delle soluzioni più probabili, specialmente se Jovetic non sarà arruolabile da subito. In ballo c’è il ritorno al 4-4-2 della prima gestione Prandelli (scelta verso cui spinge anche la conferma in rosa di Semioli, esterno puro di centrocampo) o il 4-2-3-1 per cui però i meccanismi sono ancora da oliare al meglio. Nel primo caso a metà campo gli uomini non mancherebbero (Felipe Melo, Donadel, Montolivo, Almiron), sulla destra Semioli (più avanti Jorgensen?), sulla sinistra l’imbarazzo della scelta da Montolivo a Kuzmanovic passando per Gobbi o l’avanzamento di Vargas. Con la seconda soluzione la linea dei trequarti necessiterebbe di varie modifiche con Mutu fruibile a sinistra o al centro, Jovetic e Montolivo per entrambe le posizioni, Semioli più di tutti per l’out di destra.