RISCHIO DOPPIO CASO: BARONE CHIUDE LA PORTA A DRAGOWSKI
In secondo piano, si fa per dire, rischia di aprirsi un altro caso oltre a quello legato al futuro di Federico Chiesa: si tratta di Bartłomiej Drągowski le cui voci di un suo possibile addio ancora non si sono placate. Questo anche perché le parti (società Fiorentina ed entourage del giocatore) ancora non si sono incontrate per parlare di ciò che chiede il giocatore ovvero un adeguamento dell'ingaggio. Anche se nella giornata di ieri qualcosa si è smosso. Ed è stato proprio il braccio destro di Rocco Commisso Joe Barone che ha cercato di mettere a tacere le voci di mercato intorno al nome del calciatore: "Con lui la situazione è chiusa, è sotto contratto e abbiamo fatto passi importanti cedendo Lafont in prestito in Francia. Lui è il nostro portiere e i contratti devono essere rispettati".
Ed è lo stesso Rocco Commisso a ribadire poco dopo la questione del rispetto: "Quando ho comprato la Fiorentina, ho comprato tutta la Fiorentina e non un solo giocatore. Io voglio trattare tutti i giocatori con rispetto, come meritano, ci vuole rispetto reciproco tra me e loro, come faccio con i miei dipendenti. "Io rispetto te, tu rispetti me" l'ho detto fin dal primo giorno". La posizione della Fiorentina è molto rigida e il concetto che vale per Federico Chiesa vale anche per Dragowski: i contratti si rispettano. Questa rigidità della Fiorentina però ha un rischio: lo stesso tecnico e la squadra sanno che tenere un giocatore controvoglia è controproducente per tutti e di certo non giova il clima all'interno dello spogliatoio. Barone con le sue parole ha cercato sicuramente di chiudere ogni possibile avance che potrebbe arrivare, oppure che è già arrivata dall'Inghilterra, per il portiere polacco. Ed è stato sempre il braccio destro di Rocco Commisso, che mentre la squadra stava facendo il tour in battello sul fiume Hudson, ha avvicinato Dragowski (con loro c'era anche Chiesa) in quello che sembrava un breve confronto. Il giocatore non ha mai nascosto la voglia di restare a Firenze, anche da quello che filtrava quando la squadra era in ritiro a Moena. E' andato in prestito, si è rilanciato e adesso è tornato per prendersi quel posto da titolare che tanto ha guardato dalla panchina, senza mai avere una chance per i tre anni che è stato a Firenze.
Nella giornata di ieri ha raggiunto la squadra a Wall Street Daniele Pradè. Il ds viola è volato negli USA proprio per parlare con tutta la dirigenza e decidere come procedere. La priorità sarà quella di porre fine al tormentone Chiesa, ma sicuramente chiudere definitivamente anche quello legato all'estremo difensore polacco.