REBUS DIFESA: CINQUE LINEE DIVERSE, ZERO PORTE INVIOLATE
"Difendere bene, attaccare benissimo". Questa frase, pronunciata in conferenza stampa dall'allenatore Vincenzo Italiano nella pre-season, è diventata rapidamente un simbolo riassuntivo della sua idea di calcio. Dopo cinque partite tracciare bilanci sarebbe affrettato, ma si può già sostenere che sulla seconda delle affermazioni si siano visti enormi passi in avanti rispetto alla modesta proposta offensiva delle prime due stagioni sotto Commisso. Per quanto riguarda la tenuta difensiva, invece, le prime cinque uscite raccontano di una discontinuità uguale turnazione - da leggere come si preferisce - soprattutto per quanto riguarda i centrali e di una porta che in campionato non è ancora mai rimasta inviolata, anche se è utile far presente che il livello delle avversarie non era mai dei più scontati. L'unica porta inviolata è arrivata nel primo impegno ufficiale, contro un modesto Cosenza in coppa e, per spiegare un altro po' le distanze, c'era ancora Pezzella.
La prima, a Roma da Mourinho, ha visto Venuti e Biraghi sulle fasce e Milenkovic con Igor centrali. Confermati i primi due anche con il Torino, a far coppia con il serbo però è stata la volta di Martinez Quarta, utilizzato sul centro-sinistra. Quindi l'Atalanta, dove consideriamo Odriozola a destra (iniziava fuori, vero, ma ha giocato ben più di Venuti infortunatosi dopo venti minuti) e in cui è tornato Igor assieme a Milenkovic. Confermatissimo Biraghi, il vero onnipresente fin qui, anche lì e nelle due uscite successive. A Genova, cui è si è visto ancora Odriozola, stavolta dal 1' e rimpiazzato invece ieri sera da un inedito Benassi nelle vesti di laterale di difesa, e la "strana coppia" Martinez Quarta-Igor. Nel bello, fresco e sfortunato confronto con l'Inter infine, scritto di Benassi, al centro della retroguardia ecco il tandem tutto serbo Milenkovic-Nastasic, quest'ultimo all'esordio-bis.
Per meglio comprendere la portata di queste rotazioni, non solo in cinque partite si è notato come siano state adottate cinque linee differenti. All'appello, infatti, mancano solamente due combinazioni possibili per i centrali, e una di queste prevede un sempre sconsigliato utilizzo di due mancini (Igor-Nastasic, Quarta-Nastasic l'altra) e c'è un solo giocatore che ancora non ha preso parte, sia in difesa che in assoluto tra i giocatori di movimento, Aleksa Terzic. Tanti uomini, ma fin qui anche sempre almeno un gol degli avversari sui tabellini di Serie A: tre a Roma, uno con Torino, Atalanta e Genoa, altri tre con l'Inter. L'impiego di numerosi calciatori (sono 35 quelli da lui utilizzati nello Spezia dello scorso campionato) è un suo marchio di fabbrica, ma è facile giurare che l'attuale rendimento della difesa non sia ciò che aveva in mente quando ha pronunciato la frase citata ad inizio articolo.