RASMUSSEN E VLAHOVIC IN PRIMAVERA: LE RISPOSTE
La partita infrasettimanale del campionato Primavera, che ha visto la Fiorentina di mister Bigica venir ripresa a ridosso del novantesimo dai pari età del Pescara, proponeva un tema di particolare interesse anche in ottica della prima squadra, dato che in campo c'erano anche i retrocessi Jacob Rasmussen e Dusan Vlahovic. Due elementi giovani, che ancora però non stanno avendo - per motivi anche differenti tra loro, va specificato - lo spazio sognato nel gruppo di Montella. Per il momento, però, può essere utile comprendere come si siano disimpegnati oggi pomeriggio, visto che entrambi sono rimasti in campo dal primo all'ultimo secondo di partita.
Cominciando dal centrale danese classe '97, si può dire già in partenza che - nonostante la sua squadra abbia incassato ben tre gol tra le mura amiche - non detenga particolari colpe su nessuna delle tre segnature pescaresi, e che, soprattutto se paragonata a quella contro il Chievo dell'ultimo turno, la sua prestazione odierna consenta di procedere con ottimismo nel valutare un suo rientro a pieno regime che lo renda disponibile anche per la prima squadra di Montella. Piccoli passi in avanti, si potrebbe dire.
Discorso differente per il 2000 serbo. Reduce da un'estate in cui sembrava lanciatissimo che però parrebbe già essere stata messa alle spalle nelle valutazioni di tecnico e ambiente, sta decisamente faticando a ritagliarsi il suo spazio tra i viola senior, visto e considerato anche il cambio di modulo voluto da Montella che lo va a penalizzare, e non poco. Quando invece ha avuto minuti a disposizione, come lunedì sera a Brescia, non è riuscito ad incidere come avrebbe voluto. Anzi, al Rigamonti ha finito per travestirsi da difensore bresciano, salvando la conclusione a botta sicura di Castrovilli nel finale. Non era facile riattaccare immediatamente, specie in un contesto "inferiore" come la Primavera, ed invece Vlahovic l'ha fatto. Prestazione non indimenticabile, bagnata però da un gol. Solitamente, la miglior medicina per chi, come lui, di mestiere fa l'attaccante. Ed ha un futuro tutto da scrivere.