PRIMAVERA, I PIÙ ED I MENO DELLA PARTITA COL VICENZA

11.02.2012 17:15 di  Andrea Giannattasio   vedi letture
PRIMAVERA, I PIÙ ED I MENO DELLA PARTITA COL VICENZA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Questi i ''più'' ed i ''meno'' della partita tra Fiorentina e Vicenza del Torneo di Viareggio terminata 1-1 che ha permesso ai viola di ottenere il pass per gli ottavi di finale della competizione in virtù della migliore differenza reti rispetto ai veneti.

PIÙ

ACOSTY: Finché rimane in campo è una vera e propria spina nel fianco per tutta la difesa vicentina. Inutile ripetere che svolge ottimamente il suo compito, svariando su tutto il fronte offensivo e rendendosi imprevedibile nonostante due uomini piazzati costantemente su di lui. Scheggia.
ASHONG: Nettamente il migliore della Fiorentina di oggi. Svolge con ordine il suo compito difensivo riproponendosi sempre in avanti e creando ottime occasioni per la testa dei compagni con i suoi cross. Ottime le sue proverbiali lunghe rimesse laterali. Tosto.
EMPEREUR: Per quanto l'anticalcistico catenaccio del Vicenza non crei quasi mai azioni da gol, Alan si fa trovare sempre pronto nel chiudere le scorribande avversarie e a far ripartire le azioni offensive. Attento.

MENO

CAMPANHARO: Penalizzato dal ruolo in cui Semplici lo schiera dal 1', non si fa quasi mai vedere fino a metà ripresa. Recupera molti palloni ma non regala mai colpi di classe che gli sono consueti. Spento.
SVEDKAUSKAS: Vale sostanzialmente lo stesso discorso fatto per Alan: nonostante il Vicenza non tiri mai in porta, quando si trova per la prima volta impegnato, perde banalmente il pallone e frana addosso all'avversario procurando il rigore che vale il punto dell'1-1. Distratto.
ZOHORE: La forma fisica non è al meglio e contro una squdra che ha difeso costantemente in otto come il Vicenza non vede quasi mai il pallone né riesce quasi mai ad impensierire la retroguardia avversaria. Ci si aspetta di più dal cugino di Drogba. Da rivedere.