PRANDELLI E LA NUOVA GESTIONE DEL GRUPPO
Non chiamatela partita da vita o da morte, come ha detto Cesare Prandelli, ma una partita importante in cui la Fiorentina deve dimostrare semplicemente di avere carattere. "La Fiorentina ce l'ha" ha sottolineato il tecnico che ha chiamato però tutti al senso di responsabilità e proprio per questo ha scelto di lasciare a casa i più giovani, anche Montiel che pur in coppa ha segnato l'unico gol della gestione Prandelli, perché il peso di uscire da questa situazione sia affidato a chi ha il carattere e l'esperienza giusta per sopportarlo. Compreso quell'Eysseric lasciato finora ai margini perché considerato fuori dal progetto. Non si può dunque notare una gestione differente del gruppo, rispetto a Iachini.
Per Prandelli nessuno deve sentirsi escluso da questo percorso in cui servono uomini veri (parole che sottolinea ad ogni conferenza), che ragionino però da squadra. E a questo proposito non è mancata la frecciata a Cutrone, o forse semplicemente al suo agente che in questo periodo si è lamentato più volte della mancata opportunità di dimostrare il proprio valore. Perché pensare a se stessi in questo momento - secondo il tecnico - non è utile alla squadra e non porta da nessuna parte. L'unico ragionamento che Prandelli vuole sentire è quello del gruppo e non del singolo. Che per caratteristiche e non per partito preso ha poco spazio o che scalpita per il rinnovo o per andare via, anche se al tecnico nessuno l'ha chiesto. "Se uno non è contento di rimanere a Firenze per me può andare via, io però non ho messo da parte nessuno".