OPPOSTE REAZIONI
C'è Borja Valero, nella testa dei fiorentini. Non potrebbe essere altrimenti, è un po' come aggrapparsi all'ultimo brandello di emozione e sentimentalismo. Lo spagnolo emblema del giocatore che Firenze adora ormai prossimo all'addio, anche lui sacrificato sull'altare di una rivoluzione tecnica completa. Qualcosa che, per onestà d'informazione, era già stato recriminato alla Fiorentina alla luce dei risultati dell'ultimo anno.
Ma anche un cambiamento netto che spiazza ulteriormente in tempi di completa ristrutturazione. Nella lunga lista dei partenti i tifosi si attendevano di leggere parecchi nomi, probabilmente non quello del "sindaco" eletto sul campo. Il resto è una storia di mercato nella quale mancano ancora gli ultimi capitoli, ma le stesse parole di Spalletti piovute nella giornata di ieri confermano che la svolta resta nell'aria.
E poi c'è Bernardeschi, il cui pensiero sarebbe sempre più rivolto alla Juventus. Le sirene bianconere sarebbero preferite rispetto a quelle nerazzurre e a quelle estere, ma la Firenze sportiva sembra nemmeno scomporsi di fronte a ciò. L'opposta reazione a una vicenda che tocca il cuore evidentemente in modo diverso. Anche il numero 10 teoricamente in partenza (nazionale e cresciuto nel vivaio) seppure nel suo caso in pochi siano prossimi alla disperazione.