ONE WAY
La trasferta di stasera al "Tardini" si presenta come una sorta di viaggio di sola andata, con i quarti di finale come unica metà possibile da raggiungere per proseguire la rincorsa all'Europa e un cammino impervio in campionato da riscattare. Una partita, dunque, che a fronte di un biglietto d'ingresso dal costo irrisorio potrebbe presentare un conto fin troppo salato anche per lo stesso Mihajlovic.
Novanta minuti da dentro o fuori in cui sarà lecito attendersi una Fiorentina con più attributi, per citare lo stesso allenatore viola, di quella vista al "Friuli" soltanto tre giorni addietro e soprattutto vincente a prescindere da tutto e tutti. Cosa, quest'ultima, tutt'altro che scontata se si considera che ai viola il successo lontano dal "Franchi", coppe nazionali ed europee comprese, manca dal 13 marzo scorso, ovvero esattamente nove mesi fa dal successo col Napoli al "San Paolo". Un periodo troppo lungo per non destare preoccupazioni di sorta anche in considerazione di un avversario apparso in crescendo rispetto al precedente confronto di Firenze, ma ancora attardato in classifica e certamente motivato a proseguire il cammino di coppa.
Le assenze pesanti di Gilardino e Boruc, ultimi di una lunga lista e tenuti precauzionalmente a riposo anche per stasera, non potranno essere un alibi soddisfacente in caso di un ulteriore passo falso che potrebbe di fatto costare alla Fiorentina l'unica possibilità di giocarsi una chance europea e l'opportunità di riscattarsi in prossimità della lunga sosta invernale. In questo Mihajlovic è stato chiaro. Vedere una reazione dopo la mesta figura del "Friuli", anche in virtù della posta in gioco, è quantomeno auspicabile se non addirittura legittimo, poi la pausa invernale con il conseguente recupero degli indisponibili ed eventualmente il mercato di gennaio potranno essere le armi giuste per affrontare con maggiore fiducia la seconda parte del campionato.