OBIETTIVO PRESTIANNI: LA STORIA DEGLI ORIUNDI VIOLA DICE “SÌ”
Mateo Retegui è diventato il 50° oriundo nella storia della Nazionale. L’attaccante di proprietà del Boca Juniors, infatti, è sceso in campo nelle ultime due sfide dell’Italia del ct Mancini, riuscendo anche a trovare la via del gol, sia contro l’Inghilterra che contro il Malta. Oltre al classe ‘99, però, l’Italia starebbe provando a naturalizzare un altro calciatore argentino, il giovane attaccante del Velez Gianluca Prestianni. La seconda punta, classe 2006, non ha ancora il passaporto italiano, ma dovrebbe ottenerlo nell'arco dei prossimi 6 mesi. Il dt della Fiorentina Burdisso lo ha seguito personalmente nelle ultime settimane, assistendo dal vivo anche al gran gol segnato al Central Còrdoba, e non è da escludere che in estate possa arrivare un’offerta della società viola per riuscire a portare il talento in Italia. Burdisso, oltretutto, quando era dirigente del Boca, fece firmare il primo contratto a Retegui. Due calciatori che quindi l’ex Roma conosce bene e che la dirigenza viola, soprattutto Prestianni, segue con grande attenzione.
La storia della Fiorentina è piena di oriundi che hanno vestito la maglia azzurra. Negli ultimi anni i calciatori viola che hanno deciso di cambiare la propria Nazionale sono stati due attaccanti: Pablo Daniel Osvaldo, a Firenze dal 2007 al 2009, con 14 presenze e 4 gol nell’Italia, e Amauri, in viola per sei mesi nel 2012, in campo con l’Italia di Prandelli nel 2010. Se andiamo indietro nel tempo, però, la lista si infittisce non poco. L’oriundo più famoso ad essere passato dalle rive dell’Arno è sicuramente Miguel Montuori: l'attaccante nato a Rosario, in Argentina, infatti, scelse di giocare per la Nazionale italiana dal 1956 al 1960. Dino Da Costa, passato in prestito alla Fiorentina dalla Roma nella stagione ‘60-‘61, decise nel 1958 di lasciare la Nazionale brasiliana per abbracciare quella azzurra. Un altro esempio è Angelo Sormani, attaccante brasiliano che disputò una stagione in viola nel ‘72-‘73, e che vanta 7 presenze e due gol con l’Italia. Tra i nati negli anni ‘30, invece, troviamo due centrocampisti italo argentini: Humberto Maschio, a Firenze dal ‘63 al ‘66, e Francisco Lojacono, in viola tra il ‘57 e il ‘60 e poi di nuovo nel ‘63. Infine un altro oriundo, passato per la Toscana da allenatore e non da calciatore dal ‘68 al ‘71, è stato l’autore dell’ultimo scudetto gigliato: Bruno Pesaola.
Solo il tempo potrà dirci se il futuro della Fiorentina avrà ancora oriundi nella propria squadra, ma intanto l’occhio viola resta vigile sulle piste Retegui e Prestianni.