NZOLA FETICCIO DI ITALIANO: NEL 2017 ERA DELLA FIORENTINA

28.12.2021 13:00 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
NZOLA FETICCIO DI ITALIANO: NEL 2017 ERA DELLA FIORENTINA
© foto di Image Sport

Per molti dell'ambiente Fiorentina non è la prima volta che ricorre il nome di M'Bala Nzola in ottica calciomercato. Il potente e veloce attaccante dello Spezia era stato già trattato ben quattro anni e mezzo or sono dall'allora uomo-mercato gigliato Pantaleo Corvino, che ne aveva sostanzialmente definito l'acquisto salvo poi veder crollare tutto all'ultimo istante (una situazione che, elevata di potenza, gli capiterà poco più tardi anche con il Traore oggi a Sassuolo). Per di più, quello del centravanti classe '96 è un profilo che l'allenatore Vincenzo Italiano conosce benissimo e che rappresenta per lui una sorta di feticcio, una costante nel percorso di crescita della sua carriera. Perché non averlo anche a Firenze? Procediamo con ordine.

Era la primavera del 2017, un ventenne Nzola giocava a Francavilla Fontana, provincia di Brindisi, in Serie C. Un uomo conoscitore del calcio e della Puglia come Corvino aveva messo gli occhi su di lui e, appoggiandosi ai buoni uffici del suo discepolo Trinchera, a quel tempo ds della Virtus, aveva portato a termine l'affare, come confermatoci anche allora dal dirigente stesso. Solo virtualmente, però, perché col mercato chiuso non era possibile andare al di là di semplici pre-accordi e poco dopo avvenne qualcosa di imprevisto: l'affare si basava sull'intermediazione di un altro agente, diverso dallo storico Didier Pingisi, condizione che non ha trovato il favore del giocatore, arrivato al punto di far saltare tutto pur di mantenerne la procura.

Da allora, la carriera di Nzola ha assunto traiettorie differenti ed è arrivata ad incrociarsi, con ottimo successo, con quella di Italiano. Prima a Trapani, dove nella stagione 2018/19 ha contribuito alla promozione dei siciliani in Serie B ai playoff dopo il 2° posto in campionato, e poi allo Spezia, in quelle due stagioni e mezza di enorme qualità e continuità che hanno portato le Aquile alla prima Serie A della loro storia e poi alla salvezza da sogno della passata stagione. Con queste premesse, pensare che i destini dei due arrivino a toccarsi ancora una volta è tutt'altro che un tabù.