NICO E UN LENTO RITORNO ALLA NORMALITÀ. MA SI SENTIRÀ ANCORA ALL'ALTEZZA DI PORTARE LA 10?
Ritorno alla normalità. Deve essere un po’ quello che ha vissuto in queste ultime ore Nico Gonzalez, che da lunedì ha ripreso ad allenarsi con i compagni (anche se non per tutta la durata delle sedute) e che - dopo la dura presa di posizione di Rocco Commisso dall’America - è stato di fatto reintegrato a tutti gli effetti nel gruppo di Raffaele Palladino. In realtà per la Fiorentina l’argentino non è mai stato sul mercato né - ha fatto sapere il club viola ufficiosamente - esistono ad oggi trattative che possano spingere lontano da Firenze l’esterno, il quale a dire il vero il suo desiderio di cambiare aria lo ha più volte manifestato ai propri manager e al club. Eppure, al momento, la strada sembra tracciata: la volontà del presidente è che Gonzalez rappresenti un punto fermo anche per la Fiorentina che verrà e dunque (per ora) ogni altra soluzione sembra essere stata accantonata.
Se si tratti di strategia per far uscire allo scoperto il giocatore (per farlo, in sostanza, esporre pubblicamente in modo che manifesti la voglia di andar via) o per alzare il prezzo del cartellino dell’ex Stoccarda agli occhi dei potenziali acquirenti (la formula del prestito oneroso più obbligo di riscatto prospettata dalla Juventus non sembra aver fatto breccia nel quartier generale di Bagno a Ripoli) lo si capirà presto, così come - del resto - la voglia che realmente ha Gonzalez di continuare ad essere un’icona della Fiorentina che sta nascendo, se costretto - come fin qui pare - a rimanere. A tal proposito sarà interessante capire se Nico deciderà di riprendersi la mitica maglia numero 10 che lo scorso anno ha scelto di indossare nel momento in cui si è legato alla Fiorentina con un contratto fino al 2028.
La Fiorentina deve comunicare alla Lega l’elenco delle casacche entro il 16 agosto (non lo ha ancora fatto, a differenza di altri club di Serie A) e dunque basterà attendere ancora qualche giorno per capire le reali intenzioni dell'attaccante: sarà ancora convinto, al netto del suo mal di pancia, di portare sulle spalle una cifra che per Firenze non è mai stata banale oppure ne avvertirà il peso (ideale) e non si sentirà più all'altezza? Il regolamento, giusto per fare chiarezza, parla chiaro: se dopo il 16 agosto un giocatore sarà ceduto, solo un nuovo arrivato potrà (se vorrà) ereditare il numero di casacca lasciato vacante da chi è partito. Ognuno si senta libero di fare le sue congetture.