NELLA TERRA DI MEZZO
Chi guiderà l'attacco della Fiorentina nella prossima stagione? Chi saranno i numeri nove a disposizione di Iachini? A queste, o simili domande qualsiasi tifoso spera di poter dare come risposta l'arrivo di un nuovo centravanti, magari anche un nome di peso, ma la realtà delle ultime ore racconta che in casa viola si stiano facendo profonde riflessioni sulle dinamiche del reparto offensivo, il cui destino sembra inevitabilmente legato a doppio filo con ciò che sarà di Chiesa, visto che una sua partenza modificherebbe - eccome - programmi e disponibilità economiche per poter intervenire con decisione su un altro attaccante. Fino a quel momento, però, l'idea di attendere e capire come gestire varie situazioni, è più attuale. In primis ce ne sono due, quelle dei numeri nove più puri presenti in squadra, da una parte Dusan Vlahovic e dall'altra Patrick Cutrone.
La situazione del serbo sembra ad una prima occhiata la più spinosa: se la Fiorentina infatti vede in lui un potenziale infinito sul quale lavorare, e negli scorsi giorni si era detta pronta a lasciarlo partire in prestito, le ultime manovre portate avanti da Roma e Lipsia hanno fatto drizzare le antenne alla dirigenza, che prima di tutto ha intenzione di portare a termine un rinnovo contrattuale pluriennale, così da impostare il futuro con maggiore serenità. A quel punto, se le pretendenti - su tutte Verona e Parma - saranno ancora interessate al prestito, e la rosa potrà contare su un volto nuovo al suo posto, ecco che potrebbe uscire a titolo temporaneo. Di cederlo una volta per tutte, in viale Fanti, non vogliono invece saperne.
Differente invece il discorso su Cutrone. Arrivato nella scorsa finestra invernale, l'ex Milan ha ancora un'intera stagione di prestito davanti a sé prima che la Fiorentina debba esercitare un riscatto obbligatorio sul quale pende anche un giallo di mercato: è vincolato a qualche condizione particolare, vedi per esempio numero di presenze, oppure no? In attesa di una risposta ufficiale, con l'entourage dell'attaccante brianzolo che prosegue nello smentire questa versione in via ufficiosa, il fatto che i dirigenti gigliati si stiano guardando attorno alla ricerca di nuovi profili, potrebbe portare anche a qualche mutamento nello scenario, pure in corso d'opera. Fino a differenti comunicazioni, entrambi sono un patrimonio viola, anche se al momento tutti e due si trovano quasi sospesi in un limbo. Una sorta di Terra di Mezzo di tolkeniana memoria.