NEL MIRINO
Tocca alla Fiorentina frenare i bollenti spiriti. Ed è anche giusto così. Da Montella a Ilicic passando per tutta la squadra è più che giusto che nessuno in casa viola dia per scontato il passaggio del turno dopo il 3 a 1 all'Esbjerg. Anche perchè i valori sulla carta restano sempre diversi da quelli in campo, seppure in Danimarca i viola abbiano passeggiato. Ma d'altro canto un'analisi realistica della sfida di ieri sera, dei nostri avversari danesi e anche del risultato, racconta che la Fiorentina è di fatto già praticamente agli ottavi di finale a meno di cataclismi. E hai voglia a mantenere la calma, o tenere i piedi per terra. Francamente è impossibile.
Anche perchè, puntuali, da Torino sono arrivate le prime situazioni strane, discutibili, incerte. Quasi che la finale in quello stadio avesse già avviato il suo richiamo irresistibile per chi deve decidere se un pallone è uscito a meno dalla linea dell'out. Al di là dell'episodio in questione (sul quale certamente ci sarà chi contesterà la nostra posizione) resta il 2-0 della Juve, e un ulteriore tassello che sembra inserirsi nel mosaico che si va creando per il prossimo marzo.
Una tripla sfida all'orizzonte con la Juventus, a partire dal 9 marzo. Prima il campionato, poi l'andata a Torino, poi infine il ritorno a Firenze. Ci sarà da divertirsi sicuramente, mentre ci auguriamo caldamente che non ci sia da avvelenarsi troppo per episodi estranei al gioco, come una decisione arbitrale discutibile. Si dirà che questo è mettere le mani avanti, ma di questi tempi, e con i viola sempre e comunque tartassati, potrebbe non essere un male. Di tempo ancora ce n'è (per qualsiasi cosa, che sia pure cominciare a caricare la sfida) ma è indubbio che nel mirino, dopo il 3-1 della Blue Water Arena, ci sia già una settimana che si preannuncia come minimo campale.