MOOD FINALE

01.06.2023 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
MOOD FINALE
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Impossibile non volare con la fantasia a Praga tenendo d'occhio Budapest. La prima delle tre finali europee che coninvolgono altrettante squadre italiane va in archivio con un altro successo del Siviglia, settimo successo in una competizione in cui gli spagnoli non conoscono ostacoli e primo doloroso k.o. per Mourinho in una finale. Oltre 120 minuti di passione che vien d'augurarsi di evitare per il tasso di adrenalina in campo e fuori e chiaramente per l'esito finale dal sapore amarissimo per i giallorossi.

Di certo da oggi la Fiorentina si ritroverà per forza di cose a pensare al match del 7 giugno, fosse solo per un media day nel quale tecnico e calciatori saranno costretti a parlare della sfida al West Ham. Qualche ora certamente rubata alla preparazione in vista dell'ultima di campionato con il Sassuolo, ma necessaria per chi si è ritagliato l'onere/onore di giocare una finale di una competizione europea. 

E' sul doppio binario di gare tra loro lontane anni luce, quella di Reggio Emilia e quella di Praga, che i viola si preparano al rush decisivo, in attesa di verdetti definitivi che consentano anche la programmazione del futuro. Con la consapevolezza del diverso valore della posta in palio, un ottavo posto che solo in linea teorica potrebbe aprire le porte dell'Europa nella prossima stagione contro un trofeo atteso decenni. Se i viola entrassero in anticipo in un mood finale c'è come minimo da capirli.