MONTELLA: VIOLA, VIA LA PAURA. CHIESA DA BIG MA È NOSTRO. IL 4-2? UN GIORNO MEMORABILE

18.04.2019 12:01 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
MONTELLA: VIOLA, VIA LA PAURA. CHIESA DA BIG MA È NOSTRO. IL 4-2? UN GIORNO MEMORABILE

Dalla sala stampa 'Manuela Righini' dello stadio Artemio Franchi, l'allenatore della Fiorentina Vincenzo Montella ha parlato in vista della sfida contro la Juventus. Queste le sue parole raccolte da FirenzeViola.it:

Sul ricordo di Fiorentina-Juventus 4-2 e quella attuale: "Stiamo lavorando sulle conoscenze in base al mio pensiero e a ciò che vogliamo fare. Mi dovrò adattare a quelle che sono le caratteristiche dei miei calciatori. Ho visto una squadra molto disponibile contro il Bologna, che ha provato con coraggio a vincere fino alla fine. Il percorso è solo all'inizio, adesso stiamo programmando il futuro insieme alla società. La gara con la Juve è un qualcosa a cui Firenze tiene molto, così come la gara di Bergamo. Da professionista devo preparare la partita per tentare di vincerla, senza pensare all'avversario e alla sua giornata in funzione del finale di stagione. Il 4-2? Oggi ho visto qualche ritaglio di giornale di quella giornata memorabile... questa è la dimostrazione che nel calcio tutto è possibile. Fu una giornata stupenda".

Su cosa aspettarsi dalla gara di Torino: "Mi auguro di trovare una Juve stanca ma troveremo di certo una squadra abituata a lottare, delusa ma feroce. Le grandi società sanno voltare pagina velocemente. Dobbiamo fare bene per i nostri obiettivi futuri".

Se porterà qualche baby della Primavera con sé: "Sì, qualche ragazzo lo porterò, ci sono dei prospetti interessanti, valuterò oggi chi portare. La cena con Corvino? Per ottenere i risultati dell'Ajax ci vuole pazienza e tempo per portarla avanti, in Italia tutto questo non c'è. Per anni l'Ajax ha faticato in Europa: ci vuole un'identità e poi migliorarla nel tempo. Con il passare del tempo si vede cosa va e cosa non va. C'è sicuramente voglia di costruire e di avere un'identità".

Su Chiesa: "Per me è un calciatore moderno che può giocare nelle migliori squadre d'Europa, che sia Juventus, Tottenham, Liverpool o City: non dimentichiamoci però che Federico è un giocatore della Fiorentina e lui si deve abituare alle voci di mercato, ma lo sta già facendo molto bene".

Su Bernardeschi: "L'ho fatto debuttare io da giovanissimo poi ebbe un infortunio al malleolo... c'è chi matura un po' prima o un po' dopo: se non sei convinto che un giovane possa avere futuro non lo fai debuttare così da giovane".

Sul risultato della Juventus con l'Ajax: "Sicuramente nessuno si aspettava un ko così... ma la Juve ha fatto anche due finali di Champions, non molte squadre in Europa hanno fatto così bene".

Sulla formazione da mettere in campo in vista dell'Atalanta: "Il pensiero è anche alla gara di Bergamo ma la squadra ha bisogno di stare insieme: dobbiamo ottimizzare le partite per avvicinarsi alla partita del 25. Cinque giorni sono sufficienti per poter recuperare, a me non piace cambiare più di un giocatore per reparto. La partita ci dà questa possibilità, anche se è possibile che qualcuno riposi".

Ancora su Chiesa: "Per il fisico che ha ne può fare di più di gare... certamente essendo un calciatore moderno può ancora crescere. Il fisico di un ragazzo giovane recupera molto prima rispetto a quello di un "vecchietto"".

Sui tanti bravi ragazzi in rosa: "Un po' di malizia in più ti fa vincere... nelle squadre vincenti ci sono spesso dei giocatori che danno qualche problema agli allenatori. Ci vorrebbe un giusto mix, ma la base di partenza è buona".

Sui risultati della società: "Intanto facciamo i complimenti alle Women's per il traguardo della finale di Coppa: adesso tocca a noi, certo la partita sarà impegnativa ma io sono fiducioso".

Sulla rosa: "Sono tutti a disposizione tranne Pjaca, qualcuno deve recuperare la condizione fisica ma sono tutti a posto".

Sulle sue vittorie contro la Juventus: "Il 2-1 in Coppa a Torino con doppietta di Salah fu memorabile anche se non riuscimmo a concretizzare al ritorno. Vincere un trofeo con il Milan è stata una grande soddisfazione da allenatore".

Su Benassi e il suo ruolo: "E' un giocatore importante per la Fiorentina e anche per me. Marco ha la mia stima e fiducia, certamente ci aiuterà da qui alla fine".

Su un aspetto che vuole vedere con la Juve: "Dobbiamo lasciare il timore a casa: sia sabato sia giovedì prossimo in Coppa".

Su Cristiano Ronaldo: "Si parlò della possibilità che venisse al Milan... ma non ci ho mai creduto fino in fondo. E' una bella lotta decidere se lui o Messi è il più forte del mondo. La tensione che leggi negli occhi di CR7 prima di ogni partita è fantastica: è un punto di riferimento per tutti quelli che vogliono fare il calciatore".