MALE L'ARBITRO, SCONFITTA CHE BRUCIA. DOPO LE BATOSTE PERÒ...

27.02.2022 00:04 di  Sonia Anichini   vedi letture
MALE L'ARBITRO, SCONFITTA CHE BRUCIA. DOPO LE BATOSTE PERÒ...

Non si può parlare di continuità, portasse male! Prima della gara contro il Sassuolo sia Barone che Duncan hanno posto questa condizione come la meta da raggiungere, la condizione da seguire per continuare la scalata alle posizioni da Europa e poi si torna a casa con zero punti. Purtroppo, il mio status di tifosa mi porta a vedere il buono solo quando si vince e sentirmi dire che abbiamo giocato bene, che meritavamo il pari non mi consola affatto, anzi. Non riusciamo ad inanellare una serie di vittorie consecutive in questo periodo e siamo sempre agli alti e bassi per quanto riguarda l’umore. Sia ben chiaro che quello che scrivo è dettato dall’amarezza e dalla rabbia, nessuna contestazione, ma quando perdo al 94’ vedo tutto nero.

Abbiamo giocato al Mapei Stadium con l’ennesima nuova formazione, una per ogni partita giocata, ed è partito titolare Ikonè lanciando buoni segnali come lo ha fatto Castrovilli che finalmente ha giocato una buona partita, mentre è rimasto a bocca asciutta Piatek anche perché Consigli ha fatto l’ennesima partitona contro la Fiorentina. Abbiamo tirato molto, battuto un bel numero di calci d’angolo ma non c’è stato verso di fare gol ed è passato in vantaggio il Sassuolo. Avevo già catalogato la gara come una di quelle che puoi giocare ore ma non la butti dentro nemmeno con le mani ed è calato su di me lo sconforto quando Bonaventura è stato espulso.

Caro Jack, sei uno dei miei calciatori preferiti, ritengo che tu abbia classe ed esperienza da vendere quindi ti chiedo: cosa diavolo ti è passato per la testa di urlare in faccia all’arbitro? Eri da poco entrato in campo, il giallo per il fallo col braccio è stato decisamente inappropriato, ma perché questo comportamento da folle? Se l’arbitro ha fatto una castroneria, e mi chiedo perché non abbia avuto lo stesso trattamento Lopez che in pochi minuti ha scalciato di brutto due volte Saponara, Bonaventura ha messo in difficoltà tutta la squadra anche se giocare in dieci è ormai diventata una moda in casa viola, come quella comunque di non arrendersi mai ed infatti è arrivato il pari, anche se eravamo in dieci, col primo gol di Cabral. Una grande gioia, accompagnata dall’urlo liberatorio di tutti i sostenitori della Fiorentina che si sono uniti all’abbraccio di tutta la squadra, panchina inclusa.

Quando pensavo avessero rattoppato la partita, anche se il pari non era nei miei pronostici e purtroppo è andata davvero così, sbuca Defrel solo soletto, la difesa anche ieri ha vacillato, davanti a Dragowski e ci castiga con un 2-1 che crea un’amarezza inaspettata in vista dell’incontro di mercoledì. Lo so che quella è una partita a sé, che le motivazioni si trovano da sole e non c’è bisogno di ulteriori stimoli, ma perdere in campionato non mi piace per niente.

Italiano a fine gara ha detto che gli “sembra di essere tornato alla gara di Empoli” ed infatti il risultato e le modalità sono le stesse e l’unica cosa che mi può rincuorare è che, dopo quella spiacevole sconfitta, la Viola mise insieme tre vittorie di fila. Così come dopo il tracollo col Torino andammo a strapazzare il Napoli in Coppa Italia.

È una prospettiva allettante perché in settimana ritroviamo Vlahovic e spero che il Mister e i suoi ragazzi ci facciano un bel regalo per cancellare la delusione di sabato sera. Noi tifosi siamo prontissimi a fare la nostra parte sugli spalti, (stavo dimenticando di fare i complimenti a tutti coloro che erano a Reggio Emilia e che hanno fatto un tifo assordante tanto che pareva di essere a Firenze), il resto è nelle mani dei viola e loro devono fare l’impresa.

La Signora in viola