MA È DAVVERO FINITO UN CICLO? NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE VIOLA

Son riusciti a farci incavolare anche quando, finalmente, hanno fatto una conferenza stampa vera. Sinceramente non mi aspettavo cose eclatanti, non mi aspettavo chissà quali rivelazioni, non mi aspettavo che dicessero che la Fiorentina era in vendita (e questo mi dispiace, ma io sono cattiva, si sa!). Credo che abbiano messo tanta carne al fuoco ma non si tratta di tagli preziosi, la fiorentina (intesa come bistecca) non c’era ma mi pare nemmeno l’idea di quale sarà la nuova Viola. Questo è chiaro, obietterete, perché l’allenatore entrante dovrà far capire allo staff tecnico le sue esigenze e quale dovrà essere il mercato e Pradè ha detto che condividerà con Paladino il lavoro da fare.
Questo mi pare basilare, come mi pare obbligatorio che si applichino per la ricerca di un centravanti degno di tale nome altrimenti le scuse fatte dal DS per non essere riuscito a sostituire Vlahovic (la perla che “i club i calciatori forti a gennaio non li vendono” ci ha fatto sobbalzare e resterà nelle frasi celebri della storia gigliata) restano un motivetto stucchevole visto che in questi giorni vanno di moda i mea culpa fatti un po’ da tutti.
Sono convinta che queste operazioni di recupero nei confronti della piazza siano legate al comunicato di contestazione della Fiesole ma un piccolo bagno di umiltà, che credo sia costato molto alla nostra dirigenza, non fa mai male ma adesso li aspettiamo al varco per capire come intendono concretizzare la parola ambizione. Si è parlato della difficoltà di alzare l’asticella visto che ci sono squadre che sono cresciute più di noi e penso subito all’Atalanta e al Bologna (buon lavoro a Italiano che è stato ufficialmente eletto nuovo allenatore del rossoblù). Da queste realtà, che hanno vinto Europa League e si sono qualificate in Champions, dovrebbero però i nostri Direttori prendere qualche lezione, soprattutto per quanto riguarda il mercato e lo scouting per mettere a disposizione di Palladino una rosa competitiva.
Posso dire che nutro seri dubbi sul futuro viola? Siete convinti che sia finito un ciclo? Ci vedete qualcosa di nuovo ed entusiasmante in quello che è stato detto martedì? Io credo che il cambio del tecnico sia relativo se il cambio non avviene nei ruoli strategici e se non c’è la volontà (le parole possono rimanere fine a se stesse) da parte della proprietà di fare un vero salto di qualità e la scelta dell’ex Mister del Monza non mi rincuora in questo senso ma mi auguro vivamente di essere smentita.
Il fair play finanziario viene sempre e comunque tirato in ballo, “il budget non è un problema se le operazioni sono fattibili” può dire tutto e nulla, il programma di investire sui giovani può essere interessante ma non mi fa pensare a grandi traguardi. E poi vuoi farti mancare l’ennesima querelle sullo stadio? Ma non provano un attimo di imbarazzo nel dire quello che hanno detto (bloccare i lavori di ristrutturazione) quando poche settimane fa hanno firmato un documento che accettava il via del cantiere ed avevano pure ringraziato di poter rimanere al Franchi? Se non erro tempo addietro la società era disposta anche ad andare a giocare altrove per le stagioni ’24/’25 e ‘25/’26 salvo poi cambiare idea e scaricare le colpe sugli altri (come al solito). Ecco, se ancora si parla di incertezza sulla programmazione tirando fuori lo stadio, si capisce che non è cambiato niente. Però un occhio al Gewiss Stadium ancora incompleto, e alle imprese bergamasche raggiunte, sarebbe d’uopo darlo.
Posso poi dire che parlare di avere riportato la Fiorentina in Europa mi fa sorridere? Se la Conference fosse esistita tanti anni fa, la squadra viola avrebbe avuto molte più presenze in campo internazionale.
La Signora in viola
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
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