LA STESSA MAGLIA

04.01.2022 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
LA STESSA MAGLIA
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Il fischio d'inizio al mercato invernale è già arrivato, ieri quando si sono ufficialmente aperte le trattative di gennaio, ma in casa viola non c'è troppa fretta. Non è solo l'arrivo dell'esterno francese Ikonè (oggi alle 11:00 la presentazione) a consentire alla dirigenza di potersi muovere senza l'assillo di dover subito chiudere gli affari, ma anche una situazione offensiva che adesso si fa meno precaria.

Con l'arrivo dell'attaccante dal Lilla Barone e Pradè hanno infatti accontentato il proprio tecnico, che già in estate durante il ritiro di Moena aveva chiesto un quinto elemento da alternare a quelli già disponibili, potendo agire adesso con più calma per individuare il giusto profilo da piazzare alle spalle di Vlahovic. Che si tratti di Borja Mayoral o Caicedo, al momento i due nomi più graditi, è lecito pensare che la società viola decida di muoversi nella seconda metà del mese quando anche per Julian Alvarez (nel mirino di Manchester United e Inter) potrebbero esserci meno pretendenti.

Così se l'unica certezza sul futuro di Vlahovic è che il club delle spasimanti s'ingrandisce giorno dopo giorno, ultimo in ordine cronologico anche l'Atletico Madrid che starebbe studiando un nuovo tentativo dopo quello dell'estate scorsa, l'ipotesi di una sua partenza a gennaio è stata praticamente archiviata dallo stesso calciatore, le cui parole di ieri sanciscono una nuova fase di rapporti.

La Fiorentina del resto aveva autorizzato Vlahovic a parlare, anche del suo futuro, e c'è da scommettere che il presidente Commisso sarà il primo a rallegrarsi per la minima apertura fornita dal serbo (e probabilmente anche dal procuratore altrettanto a conoscenza dell'intervista). “Compromessi? Mai dire mai” è la risposta che adesso fa sognare a occhi aperti persino la tifoseria, fermo restando che al di là di eventuali accordi ponte fino a giugno immaginare che la storia in viola del numero 9 possa prendere altre strade ad oggi è pura fantasia.

Tutto questo però non cambia il valore dell'impostazione mentale di Dusan, tarato sull'accompagnare la sua squadra verso un ritorno in Europa che significherebbe molto, anche e soprattutto prima di un'eventuale cessione che consentirebbe ai viola di poter reinvestire (molto) sul mercato. Un valore aggiunto che ha già dimostrato di poter incidere come nessun altro e che con le parole di ieri ha chiarito a tutti che da qui alla fine del campionato la sua unica priorità è tagliare un traguardo europeo con la stessa maglia degli ultimi 5 anni.