LA MANITA DI FRANCK
Tra i rimpianti più grandi che Montella si porta ancora dietro dal suo primo ciclo sulla panchina della Fiorentina c’è quello di non essere quasi mai riuscito, in particolare nella stagione 2013-14, a mandare in campo contemporaneamente i suoi giocatori migliori. Un dettaglio non da poco che chiama in causa in particolare l’attacco, dove solo due volte quell’anno i tre tenori Rossi, Gomez e Cuadrado ebbero l’opportunità di giocare assieme (a Zurigo col Grasshopper e alla prima di Serie A con il Catania). Stavolta l’aria sembra cambiata e dopo aver trovato la quadra nel match contro la Juve, la sensazione è che difficilmente da qui alla sosta per le Nazionali fissata per dopo la gara contro l'Udinese l’undici di partenza si discosterà dal 3-5-2 impiegato nelle ultime quattro uscite. Ragion per cui è lecito credere che anche domenica all'ora di pranzo la formazione sarà identica a quella che nelle ultime quattro gare ha collezionato 8 punti, senza mai perdere.
La curiosità più grande sarà quella di vedere ancora una volta dal 1' Ribery che sembra destinato a giocare per la quinta partita consecutiva una partita di campionato: guardando a ritroso nella carriera del francese, è possibile notare come FR7 non parta titolare per la quinta partita consecutiva di una Lega europea addirittura dal dicembre 2014 con la maglia del Bayern Monaco: tra l'11a giornata e la 15a, Franck le giocò tutte dall'inizio, arrivando addirittura a disputarne sette nella formazione titolare. In assoluto, invece, Ribery non gioca cinque partite consecutive da titolare da poco più di un anno. Nell'agosto 2018, sempre con la maglia dei bavaresi sulle spalle, il classe '83 giocò nell'ordine un'amichevole internazionale, una finale di Supercoppa di Germania, un'altra amichevole, una partita di coppa di Germania e la gara inaugurale del Bayern in Bundesliga. Agli straordinari, dunque, sembra esserci davvero abituato. Nonostante l'età non più giovanissima.