LA DOPPIA FACCIA DELLO STESSO PAREGGIO

03.03.2024 11:00 di  Niccolò Righi   vedi letture
LA DOPPIA FACCIA DELLO STESSO PAREGGIO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

In fisica, materia ostica per eccellenza, esiste un principio secondo il quale quando due forze sono uguali tra di loro e opposte finiscono inevitabilmente per annullarsi. Ecco, questo è un po’ quello che è successo sul terreno di gioco del Grande Torino tra Toro e Fiorentina. Due squadre e due allenatori che utilizzano uno stile di gioco completamente diverso e alla fine si annullano inesorabilmente, come dichiarato dallo stesso Italiano a SkySport (CLICCA QUI). Il tecnico gigliato ama la qualità, il possesso palla e i virtuosismi. Juric invece adotta un approccio totalmente pragmatico, basato sulla solidità difensiva e sulla fisicità a centrocampo. Di solito quando si incontrano questi due “filosofie di gioco” la seconda ha spesso la meglio. Ieri però la Fiorentina è uscita con un punto da un campo in cui solo Inter e Atalanta sono state capaci di vincere nel corso della stagione. Viene perciò naturale chiedersi: ma il bicchiere è mezzo pieno o è mezzo vuoto? 

45 MINUTI DI SUPERIORITÀ NUMERICA - Le riflessioni, tuttavia, impongono prima necessarie contestualizzazione, e quindi non possiamo non partire dal fatto che la Fiorentina abbia giocato tutto il secondo tempo in superiorità numerica per la doppia ammonizione - generosa - che ha rimediato Samuele Ricci sul finale della prima frazione. Un episodio che ha messo in discesa la partita solo sulla carta: da quel momento, infatti, Juric ha messo in campo Gineitis per Sanabria. Il tecnico croato ha di fatto tolto l’unico giocatore che non aveva il compito di marcare a uomo, ma allo stesso tempo ha abbassato il baricentro della squadra. E sappiamo bene ormai come la Fiorentina faccia fatica a trovare la via della rete contro squadre coriacee e compatte difensivamente. Non a caso l’unico squillo della partita è stato il colpo di testa di Bonaventura respinto in modo ottimale da Milinkovic-Savic. Per il resto, una serie di tentativi velleitari dal limite dell’area di rigore che mai una volta hanno potuto impensierire l’estremo difensore granata. 

LA FIORENTINA RESTA SETTIMA - Il punto maturato nella gara di ieri sera rallenta di nuovo la rincorsa ad un posto in Champions, perché le squadre che in questo momento si trovano davanti alla Fiorentina sembrano andare a tutt’altro ritmo. Da inizio 2024 Atalanta, Roma e Bologna sono seconda, quarta e quinta, rispettivamente con 20, 19 e 17 punti. La Fiorentina è tredicesima con 9 punti. Tuttavia è un pareggio che continua a tenere il Torino a distanza e permette di allungare leggermente sulla Lazio, in attesa che il Napoli giochi contro la Juventus. 

ITALIANO CONFERMA LA FORMAZIONE - In una partita nervosa, fisica e certamente non spettacolare, la statistica che più di tutte ruba l’occhio non riguarda neanche il campo, almeno in maniera diretta. Vincenzo Italiano, infatti, dopo aver schierato 141 formazioni diverse consecutive da quando è arrivato a Firenze, per la prima volta ha messo in campo lo stesso 11 visto contro la Lazio. “La prestazione con la Lazio è stata super - ha dichiarato il tecnico a DAZN - abbiamo premiato i ragazzi confermando il blocco”. Una scelta che tuttavia difficilmente avrà continuità, dato che all’orizzonte ci sono già gli impegni contro Maccabi Haifa e Roma e perciò sarà opportuno compiere scelte diverse.