LA CONSACRAZIONE DI VLAHOVIC: VALE ORO, MA IL FUTURO È ANCORA INCERTO
Si è consacrato con un gol da vero attaccante, da campione, sia per la difficoltà dell’esecuzione, sia per l’aver sfruttato l’unica vera - verrebbe da dire mezza - occasione della Fiorentina di ieri pomeriggio. È tutto quello che si richiede a un giocatore che deve fare la differenza. Dusan Vlahovic brilla sempre di più e la Fiorentina non può più farne a meno. 13 gol all’attivo, quattro nelle ultime tre gare, una forma fisica smagliante e una lucidità che aumenta col passare delle partite. Merito sicuramente di Cesare Prandelli, che lo ha valorizzato, gli ha dato fiducia e lo ha fatto maturare costringendolo a convertire il fuoco del suo carattere forte in energia positiva. Iachini, che a inizio gli aveva concesso poco spazio, è stato costretto a rendere ragione al suo collega.
È presto per esprimere giudizi, ma vedere un ragazzone di 21 anni con questa determinazione, con questa capacità di trascinare un gruppo malgrado le difficoltà della stagione corrente, fa ben sperare in vista del futuro. Già, il futuro. Quello purtroppo non è così certo. Il giocatore ha sempre dedicato parole al miele a Firenze, ma ancora la firma sul contratto non è stata oggetto di discussione. Le sue scartoffie scadono nel giugno 2023 e la Fiorentina vuole giocare d'anticipo per un giovane che vale oro. Quindi le opzioni sono chiare: o la firma, o la cessione. Vlahovic è valutato 50 milioni di euro, ma tutto sarà discusso una volta che Commisso avrà fatto ritorno a Firenze, perché quella del serbo rientra a tutti gli effetti tra le questioni più spinose da affrontare. È chiaro che il presidente farà di tutto pur di tenersi stretto il suo gioiello, ma le pretendenti non mancano e sono di caratura internazionale. Per adesso testa all’Atalanta, nella speranza, per i tifosi viola, che il ragazzo di Belgrado continui a segnare e che questa faccenda regali un sorriso ai cuori viola.