LA CONSACRAZIONE
La domanda di partenza è questa: esiste, nel calcio di oggi, l'amore a prima vista?
I più indecisi sull'argomento, nelle ultime ore, sicuramente avranno avuto risposte più chiare. Perché a gettare la maschera, dopo lo 0-0 contro la Juventus, ci ha pensato direttamente Vincenzo Montella. Inevitabili le domande su uno dei migliori in campo, sorprendenti (ma fino a un certo punto) le risposte del tecnico della Fiorentina. Il quale, continua sì a fare i conti con l'assenza di vittorie, ma allo stesso tempo si gode quello che - per sua stessa ammissione - è "probabilmente il centrocampista che ha più cambio di passo di tutta la Serie A".
Gaetano Castrovilli, del resto, la gara del Franchi contro la Juventus difficilmente se la scorderà. Per tutta una serie di motivi. Uscito a testa alta dalla morsa dei colleghi bianconeri, il centrocampista ha letteralmente rubato la scena (assieme a Ribery) con una prestazione che ha suscitato - al termine della gara - una quantità considerevole di elogi e, perché no, anche di stupore. Stupore nel vedere un classe 1997, la passata stagione alla Cremonese, giocare con tale personalità da consentirgli di esaltare le proprie caratteristiche tecniche in un ruolo ibrido di tuttocampista, mettendo in netta difficoltà una corazzata come la Juve.
Uno stupore, evidentemente, che non trova però spazio sul viso di mister Montella. Lui, come dicevamo, su Castrovilli ha puntato fin da subito. Fatale, in positivo, il ritiro di Moena. Lo spartiacque tra la prima e la seconda monarchia viola. "Abbiamo deciso subito di tenerlo e toglierlo dal mercato dopo due allenamenti". E come se non bastasse, dopo le premesse estive, ecco arrivare - in poche settimane - la prima, la seconda e la terza presenza da titolare nel rinnovato centrocampo viola. Tre indizi per una prova: in attesa che sboccino gli altri giovani talenti della rosa, la Fiorentina dopo le prime tre gare di campionato ha già trovato la sua stellina per il presente e il futuro. Il tutto, con i numeri a corredo: Castrovilli è infatti il giocatore con più dribbling riusciti (10) nelle prime due giornate di questa Serie A (fonte Opta). Non male.
E quando arriveranno i gol, ci ha tenuto a sottolineare Montella, si potrà addirittura pensare a lui anche come "possibile erede di Antognoni". Parole pesanti, pesantissime, che però da un certo punto di vista già assumono i connotati di una consacrazione. E che - soprattutto - rispondono bene al quesito di partenza: l'amore a prima vista esiste.