ITALIANO SPEGNE I CASI BONAVENTURA-NICO IN 3 MOSSE: CONFRONTO, FIDUCIA E DIFESA

26.10.2022 16:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
ITALIANO SPEGNE I CASI BONAVENTURA-NICO IN 3 MOSSE: CONFRONTO, FIDUCIA E DIFESA
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Italiano ascolta, parla, chiarisce con i suoi giocatori e in sala stampa è pronto a spiegare i loro comportamenti e difenderli. Il tecnico della Fiorentina alla vigilia della gara con il Basaksehir fa infatti da filtro tra la sua squadra e le polemiche scatenate dopo il 4-3 con cui l'Inter si è presa i tre punti e quella fiducia che la rimonta fino al 3-3 aveva dato. Il dubbio di un Mondiale che potrebbe condizionare i giocatori poco vogliosi di stringere i denti e rischiare chiedendo così di uscire anche solo dopo 5-7 minuti (Gonzalez ma prima di lui Jovic) e le parole di Bonaventura su un gioco troppo prevedibile e i gol di Vlahovic che mancano come l'aria hanno fatto il resto.

E proprio le parole di Bonaventura non sono passate inosservate neanche al tecnico evidentemente che, di fronte alla domanda dei media, ha risposto prontamente di un confronto con il centrocampista spiegando come quelle parole fossero semplicemente "quello che ci stiamo dicendo da inizio anno" e che le prende come una sveglia per tutti: "Vogliamo risolvere tutti insieme i problemi e se le sue parole sono un modo per spronarci ben vengano. Devo stimolare tutti, a partire da lui. Ci dobbiamo dare una svegliata visto che quel calcio che lo scorso anno ci ha fatto fare bene ora per demerito nostro non ci sta facendo ottenere quello che vogliamo".

Insomma Italiano chiude il caso Bonaventura come fa con le critiche e il dubbio se Nico Gonzalez (ma lo stesso dubbio era nato per Jovic) ha un eccesso di prudenza di fronte al dolore pensando al Mondiale. "Il dolore che ha accusato Nico, non lo fa stare bene. Io ascolto i miei ragazzi e le loro sensazioni e lui al momento non si sente di scendere in campo. Ma non credo che ci siano uno o più giocatori che pensano già al Mondiale. Nessuno può pensare di non giocare con la propria società per tutelare qualcosa che deve ancora arrivare. Nico è un ragazzo genuino e che per giocare vuole stare al 100%. Deve essere rispettato".