IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBA
Porbabilmente avevamo fatto il passo più lungo della gamba credendo che dopo due convincenti vittorie interne contro Siena ed Udinese, la Fiorentina avesse trovato qulla giusta alchimia per condurre in porto un finale di stagione quantomeno sopra le righe rispetto ad un'annata e mezzo piuttosto deludenti.
Invece no. Il netto ed umiliante 0-3 che la Fiorentina ha subìto ieri sera contro il Napoli (passivo che al 'Franchi' non si vedeva dalla stagione '84-'85) ha riportato tutti alla realtà. Se tutto il tifo viola ieri si aspettava delle risposte convincenti sul piano del gioco e delle prestazioni dei singoli, non può che essere rimasto abbastanza deluso. Al di là di un primo tempo in cui i partenopei avevano trovato il gol dopo soli 120'' ed in cui i viola però avevano gagliardamente tenuto testa agli undici di Mazzarri, la ripresa ha mostrato ancora una volta tutti i limiti di una squara che, se privata dell'estro e della grinta dei suoi uomini migliori (Jovetic e Behrami in primis), non riesce a macinare gioco.
Da rimandare anche il giudizio sull'esordio di Olivera, che a centrocampo si è battuto con coraggio fino alla sua sostituzione, iniziando sulla sinistra e finendo sulla destra, così come sarebbe ingiusto dare un giudizio sull'ennesima prestazione senza gol di Amauri, che nel corso dei 90' non è stato quasi mai servito a dovere.
Adesso ad attendere i viola ci sarà un galvanizzato Bologna che ieri ha umiliato l'Inter a San Siro con lo stesso risultato subìto ieri dai viola: un derby da dove la Fiorentina dovrà riprendere il filo per conquistare il prima possibile quella tanto auspicata quota 40 punti che agevoli il finale di stagione.