IL NUOVO ANNO E LA CONTINUITÀ
Non è stato un 2017 a tinta unita quella di Marco Benassi. A livello cromatico senza alcun dubbio: l'anno lo ha iniziato nel suo Torino, quindi in granata, per poi concluderlo invece su una sfumatura viola, visto il suo passaggio estivo nelle fila della Fiorentina, dove il centrocampista, cresciuto ed emerso nel vivaio dell'Inter, sta provando a scrivere una nuova pagina della sua carriera calcistica. Già, perché nonostante fosse il capitano del Toro il suo rapporto con l'allora allenatore Mihajlovic si stava andando inesorabilmente deteriorando, a causa della sempre maggiore marginalità di Benassi nel progetto tecnico dell'allenatore serbo. Magari oggi a Mazzarri avrebbe fatto comodo.
Ma torniamo alla Fiorentina: Corvino in estate ha portato il giocatore a Firenze per circa 10 milioni di euro, accendendo gli entusiasmi della piazza con un nome che rispondeva ai crismi della tanto decantata italianizzazione e per di più uno dei prospetti più interessanti tra le nuove leve del calcio italiano. Questi primi mesi fiorentini per Benassi sono stati però all'insegna della discontinuità. Da un lato quella tecnica, con Pioli che ha impiegato un po' ad inquadrare in campo il giocatore - inizialmente schierato sulla trequarti da esterno - prima di cambiare modulo ed inserirlo nel suo ruolo naturale di mezzala nel centrocampo a tre. Da lì le prestazioni sono andate decisamente a migliorare e sono andate culminando in una settimana d'oro, nella quale Benassi ha segnato tre reti in tre partite: Benevento, l'infrasettimanale con il suo Torino e la disfatta di Crotone. Poi però un lungo digiuno, che l'ha visto meno protagonista pure a livello di assist. Ecco, per il nuovo anno il regalo chiesto dal centrocampista viola è di viverlo all'insegna della continuità. Per conquistarsi Firenze.