IL GIOCATTOLO S'È ROTTO O SOLO LA SERATACCIA DEGLI ERRORI?

06.02.2022 00:27 di  Sonia Anichini   vedi letture
IL GIOCATTOLO S'È ROTTO O SOLO LA SERATACCIA DEGLI ERRORI?

Ho sperato con tutto il cuore che avessero ragione gli altri, coloro che ritengono la partenza di Vlahovic un investimento, coloro che Cabral è più forte del serbo, coloro che lo spogliatoio s’era rotto le scatole di questa querelle della cessione ed invece, purtroppo, non è andata così. Era molto importante l’approccio e il risultato della gara contro la Lazio soprattutto da un punto di vista psicologico, era la cartina di tornasole per capire quanto il gruppo potesse subire ripercussioni dall’assenza del suo bomber e mi pare che il risultato del campo sia bruttissimo sia nel punteggio, uno 0-3 molto pesante, sia in alcuni atteggiamenti.

La garanzia di continuità e di concentrazione doveva essere sostenuta da Italiano ma ieri ha toppato pure lui e mi duole dirlo. La formazione mi ha lasciata interdetta nel momento stesso in cui l’ho letta e ancora di più quando abbiamo giocato perché Nastasic non mi pare presentabile così come non capisco l’ostinazione a non far partire titolare Ikonè. Quanto tempo gli ci vuole per inserirsi e capire cosa vuole il tecnico, mica si può aspettare mesi! Poi se ci metti la serataccia di tutto il reparto difensivo, un centrocampo molle e, mi dispiace perché è un mio beniamino, un Torreira che forse non doveva giocare visto che ha avuto il covid e rientrava dal Sudamerica. La forma non al top lo ha poi portato a farsi espellere mettendoci ancora di più nei guai visto che Pulgar è partito e visto che anche Bonaventura mancherà perché era diffidato.

In attacco ha giocato Cabral e non possiamo certo pretendere la luna ma ci sarà modo di valutarlo e apprezzarlo nelle prossime partite. L’altro che mi sento di salvare è stato Sottil che ha provato in tutti i modi a costruire qualcosa ma non era la serata giusta.

Sono molto delusa e anche arrabbiata perché dopo tutti i discorsi fatti dal Presidente, dopo l’elogio del business e l’autoincensarsi, il campo ci ha riportati alla cruda realtà che prevede che si cresca e si ottengano risultati calcistici di livello solo avendo una rosa…di livello, dove i calciatori migliori scendono in campo e possibilmente con la casacca viola.

Sentire il Mister non post partita dà la misura dell’umore che anche lui deve avere perché mi è parso molto abbattuto, non poteva essere diversamente, ed alcune sue affermazioni mi fanno riflettere: “sono convinto che abbiamo perso il nostro finalizzatore…dobbiamo solo far integrare il prima possibile i nostri attaccanti…loro dovranno diventare i finalizzatori" dimostra come la sostituzione di DV9 sia un bel problema per l’allenatore; “la qualità bisogna averla anche in difesa” mi pare ovvio e contro la Lazio abbiamo fatto vedere un campionario di errori, anche per le scelte del tecnico, e forse sarà un argomento da affrontare nel prossimo mercato.

Resta la paura che il giocattolo si sia rotto, che la partenza di Vlahovic abbia lasciato la squadra orfana non solo del suo goleador ma anche del suo calciatore più rappresentativo, dell’uomo che spesso ha risolto da solo le partite. Lo so che anche con Dusan titolare abbiamo perso delle gare, ma ero più tranquilla quando c’era. Oggi la squadra mi è parsa in seria difficoltà e quelle scintille fra Biraghi e Gonzalez al momento di battere il rigore poi revocato, mi sono sembrate un campanello d’allarme.

Non voglio vedere però tutto in modo catastrofico, spero di venire smentita da subito, dalla Coppa Italia di giovedì contro l’Atalanta ma le sensazioni provate al Franchi ieri sera non mi sono piaciute e la gente che ha abbandonato gli spalti dopo il terzo gol, borbottando parole molto colorite, sono il termometro di un malessere che spero legato solo alla serataccia degli errori.

La Signora in viola