IL CASO BUNDES E IL RISCHIO INFORTUNI, VIOLA PREPARATI: I SEGRETI TRA CAMPO E TAVOLA

26.05.2020 16:30 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
IL CASO BUNDES E IL RISCHIO INFORTUNI, VIOLA PREPARATI: I SEGRETI TRA CAMPO E TAVOLA
© foto di Facebook ACF Fiorentina

La ripresa della Serie A è ancora appesa a un filo ma l’opinione comune - in attesa del vertice decisivo di giovedì tra Ministero dello Sport, Federazione e Lega - è che il campionato abbia grosse possibilità di ricominciare da dove si era interrotto a inizio marzo. Da lì poi, per la Fiorentina e gli altri diciannove club di A, inizierà un autentico tour de force che sottoporrà Pezzella e compagni a una serie di partite consecutive che metteranno a dura prova la tenuta fisica e mentale del gruppo di Iachini, alle prese con un epilogo della stagione del tutto anomalo. Ne sa qualcosa la Germania, la prima Nazione a rompere gli indugi e a ricominciare a giocare, che dopo i primi turni da dopo la ripresa della Bundesliga si sta confrontando con dati poco confortanti, specie per ciò che riguarda gli infortuni.

I numeri che emergono dalle prime giornate di ripartenza in Bundesliga (elaborati dal professor Joel Mason, ricercatore dell’Istituto di scienze dello sport dell’Università di Jena) svelano come dopo il primo turno del 16-17 maggio il rischio di infortunarsi sia salito, arrivando a ben dodici casi tra prima e durante i match, con un aumento pari al 226%. Dopo la seconda giornata (tra sabato 23 e domenica 24) la percentuale si è confermata, evidenziando inoltre come i giocatori sotto contratto che al momento sono fermi ai box sono passati dallo 0,21 allo 0,88%. Uno spettro, quello dei ko per la ripresa della stagione, che si sta dunque tramutando in certezza e che preoccupa e non poco la Serie A, chiamata a tornare in campo il 13 o al più tardi il 20 di giugno.

La Fiorentina tuttavia, conoscendo bene il rischio verso quale andava incontro e alla luce di ottimi risultati sul tema già in tempi recenti (i viola sono il club di A che nelle ultime due stagioni ha avuto meno infortunati), non si farà trovare impreparata. Grazie al lavoro di squadra di staff medico e tecnico, fin dall’inizio della quarantena i calciatori hanno proseguito i protocolli di lavoro preventivi studiati ad hoc per ognuno di loro. In particolare il dottor Pengue ha dato istruzioni sull’idratazione oltre a esercizi specifici di coordinamento e rinforzo: un lavoro che, dal salotto di casa, si è poi trasferito sul terreno di gioco del centro sportivo, dove gli esercizi di potenziamento stanno tuttora andando avanti. Si tratta in particolare di lavori per la forza generale e distrettuale per l’arto inferiore e superiore del bacino (la cosiddetta “core stability”), esercizi di propriocezione, stretching e allungamento oltre al classico mantenimento aerobico (con bike e tapis roulant).

Grande attenzione, come detto, è stata rivolta anche al settore dell’alimentazione, dove un ruolo decisivo è stato giocato dal nutrizionista viola, il dottor Cristian Petri, in forza alla Fiorentina dall’epoca di Paulo Sousa: sia nel periodo del lockdown che adesso la raccomandazione rivolta ai calciatori viola è stata sempre quella di assumere il più possibile cibi che contenessero Vitamina D e Omega 3 (quindi tanto pesce) oppure di preferire cibi fermentati come yogurt, aglio, cipolla per stimolare il sistema immunitario. Il risultato? Ad oggi in casa viola non ci sono più positivi dopo la brutta esperienza con il coronavirus ma soprattutto non ci sono stati per il momento infortunati, né lievi né seri. Una notizia eccellente per Iachini che da ieri ha iniziato a far allenare la sua squadra in gruppo e si prepara ad affrontare nel miglior modo possibile il Brescia.