IKONE, UNA CRESCITA FORZATAMENTE INTERROTTA
Ieri sera contro l'Empoli in molti si sarebbero aspettati di vedere in campo Jonathan Ikoné, per confermare i segnali di crescita registrati nella gara con il Napoli. Per il francese invece un nuovo stop nonostante fosse seduto in panchina. "Lui è stato tra i migliori a Napoli ma negli ultimi quattro giorni non stava bene e non si è allenato. Non avesse avuto problemi, quasi sicuramente l'avremmo schierato. Mi auguro di averlo giovedì, non al 100% ma quasi". In effetti con lui a destra, oltre ad un aiuto a Kayode contro un Cancellieri in palla, anche la sinistra avrebbe beneficiato della presenza in quella fascia di Nico, visto che Brekalo e poi Sottil non sono stati all'altezza. Ed invece il francese è rimasto per 90 minuti a guardare inesorabilmente i compagni perdere proprio perché, come detto dal tecnico, non stava bene.
Il francese ha saltato la prima parte di campionato per un problema all'anca per poi tornare in panchina con l'Udinese. In campionato Italiano lo ha poi utilizzato per uno spezzone sia a Frosinone che in casa con il Cagliari ma è soprattutto al "Maradona" che il giocatore è cresciuto in minutaggio (ben 89 minuti in campo) e rendimento dando una grande mano alla squadra. E' sembrato insomma un giocatore più maturo, in grado di aiutare anche Kayode in difesa. In Conference ha saltato la prima gara per i problemi all'anca ma anche la rifinitura col Ferencvaros ad inizio ottobre (poi fu convocato e giocò qualche minuto) per personali/familiari (secondo quanto comunicato dalla società), problemi personali che evidentemente ora sono tornati. Premesso che quello che conta è che lui (o chi per lui) stia bene, è comunque un grande rammarico che quella che doveva e può ancora essere la sua stagione sia iniziata così a singhiozzo.