SLIDING DOORS SCAMACCA

07.12.2020 16:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
SLIDING DOORS SCAMACCA
FirenzeViola.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Nel 2011, poco prima che la famiglia Della Valle gli consegnasse in mano il progetto per far diventare la Fiorentina una delle squadre più forti d’Italia, Daniele Pradè tra le ultime operazioni portate a termine alla Roma faceva firmare a un giovanissimo Gianluca Scamacca il suo primo contratto nel vivaio giallorosso: un’avventura che tuttavia durò poco per il classe ’99, che dopo appena tre anni scelse di trasferirsi in maniera piuttosto inconsueta in Olanda, nell’Under-19 del PSV Eindhoven: “Il PSV è una scuola di calcio e di vita, lì è tutto perfetto, tutto preciso. Dai campi alle strutture, c’è grande organizzazione” raccontò il giovane Scamacca in un’intervista del 2015, rilasciata quando con il club biancorosso affrontò gli ottavi di finale di un Torneo di Viareggio contro la Fiorentina (che vinse peraltro la partita).

Da quel giorni di acqua ne è passata sotto i ponti. Sia per il giocatore, che nei successivi cinque anni ha vestito la maglia di altrettanti club (Sassuolo, Cremonese, Zwolle, Ascoli ed infine Genoa) sia per il direttore sportivo viola, partito da Firenze e poi tornato per gestire l’area sportiva nell’era Commisso. Sempre, però, con un chiodo fisso nella mente, ovvero quello legato all’attaccante oggi in rossoblù, che nelle prime otto partite di questa stagione (sei di campionato più due di Coppa Italia) ha realizzato sei reti, con una media davvero impressionate di un sigillo ogni 105’. Non è un caso che prima che Scamacca cominciasse a far emergere tutta la sua classe la stessa Fiorentina avesse fatto più di un pensiero sull’attaccante, il cui procuratore è da tempo vicino alle sorti viola (Paolo Paloni è agente già di Ranieri e del giovane talento Agostinelli).

Già un anno fa ad Ascoli infatti Scamacca aveva iniziato a viaggiare su ritmi molto importanti e la società viola era alla disperata ricerca di una punta che potesse far la differenza. La scelta, poi, ricadde su Cutrone (di un anno più giovane e con un passato in rossonero più solido sotto l’aspetto del rendimento) eppure il sogno di Pradè di vestire un giorno di viola quel bomber tutto tatuato non è ancora tramontato. E questo nonostante la priorità dei viola, al momento, sia quella di blindare il prima possibile Vlahovic con un contratto di almeno quattro anni. Ecco perché in vista della gara di questa sera la sfida a distanza tra i due diventerà un bel tema da seguire.