I LEADER GIUSTI AL MOMENTO GIUSTO

25.05.2024 00:00 di  Pietro Lazzerini   vedi letture
I LEADER GIUSTI AL MOMENTO GIUSTO
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© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Bonaventura, Nico e Arthur. I tre gol segnati a Cagliari, nel corso di una partita strana e decisamente di fine stagione, sono però tre segnali che permettono alla Fiorentina di sperare di avere tre leader tirati a lucido per la finale di Atene. La squadra di Italiano ha sempre mostrato grande carattere, soprattutto in Europa, ma spesso si è trovata in balia delle onde a causa dell'assenza dei giocatori simbolo per il gioco del tecnico di Karlsruhe.

Delusione e rivincita - Il gol di Bonaventura, quello che ha dato il via alle marcature, è stato un immediato messaggio inviato per posta celere al ct Spalletti. I dubbi intorno alla sua condizione sono leciti, anche contro il Cagliari fino al momento del tiro vincente, non aveva dato segnali incoraggianti. Però, il guizzo del giocatore di un'altra categoria è quello a cui ci ha abituato anche nel corso di questa stagione. Quel "tiro mancino" che si è insaccato alle spalle di Scuffet può suonare la sua carica personale. Qualche giorno per migliorare la condizione atletica c'è, poi la finale gli darà l'occasione di prendersi un'altra piccola o grande rivincita in chiave Azzurri. 

L'importanza del Diez - Nico Gonzalez nel match della Domus ha dato una svegliata a tutti entrando in campo con la voglia di vincere la partita mentre i compagni sembravano quasi intontiti oltre che distratti. È la sua caratteristica principale, è un trascinatore, ad Atene ci sarà bisogno della sua migliore versione. Il gol segnato è stato un mix di astuzia e qualità, un inserimento da campione che è una qualità in più, soprattutto in vista di una partita secca. Poi, dopo il 29, si parlerà anche del ruolo che potrebbe ricoprire in futuro, ma intanto ci tutta la Fiorentina vuole aggrapparsi ai suoi colpi da campione, quelli che lo hanno portato a vestire la gloriosa maglia numero 10 viola. 

Al momento giusto - Dopo il gol segnato in casa contro il Monza, Arthur si è preso anche la responsabilità di portare la Fiorentina in Europa prima di conoscere il destino della finale. Un rigore pesantissimo che lui si è preso segnandolo con grande freddezza e mandando un messaggio a tecnico e compagni. Già di recente era sembrato più brillante atleticamente dopo un periodo di difficoltà che lo aveva portato anche indietro nelle gerarchie dei titolari. Adesso è tornato ad essere il vero fulcro del gioco, tanto che in vista della finale di Conference è molto probabile che Italiano si affidi a lui insieme a Bonaventura per gestire la mediana anti-Olympiacos. Poi probabilmente saluterà Firenze a fine prestito, ma anche questa è un'altra storia. 

I tre moschettieri - Italiano è pronto ad affidarsi a loro anche per alzare il livello dei compagni. Adrenalina, qualità e leadership: ognuno porterà un po' di queste caratteristiche in campo per provare a scacciare i fantasmi di Praga. Se per un lungo periodo tutti e tre sono sembrati in affanno, adesso l'ambizione è quella di avere tutti e tre al top della forma. Le finali si decidono con gli episodi e questi tre "moschettieri" sono quelli da cui sarà più facile aspettarsi il colpo vincente.