DRAGO OUT: L'AMULETO SAN PIETRO ORA CERCA IL SUO POKER CONTRO LA DEA

08.02.2022 13:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
DRAGO OUT: L'AMULETO SAN PIETRO ORA CERCA IL SUO POKER CONTRO LA DEA
FirenzeViola.it
© foto di www.imagephotoagency.it

Con l’assenza per squalifica di Dragowski, toccherà ancora una volta a Pietro Terracciano difendere la porta della Fiorentina nei quarti di finale di Coppa Italia contro l’Atalanta. Nonostante nel trofeo nazionale Italiano abbia più volte scelto di far girare i suoi portieri (con il Cosenza ad agosto toccò pronti-via all’ex Empoli, contro il Benevento a Rosati mente al Maradona con il Napoli fu la volta del polacco, espulso a fine primo tempo per un’uscita scellerata) stavolta - data l’importanza della partita e il momento delicato dei viola - il tecnico sceglierà di affidarsi alle sue certezze, regalando ancora una maglia da titolare all’estremo difensore campano, che oltretutto in questa stagione contro i nerazzurri è già stato protagonista di una prova di assoluto spessore.

La riscossa del Gewiss
A inizio settembre infatti, quando la Fiorentina si impose per 2-1 al Gewiss Stadium grazie a una doppietta su calcio di rigore di Vlahovic, tra i pali giocava proprio Terracciano, dal momento che Italiano scelse per quella partita di dare fiducia a chi era rimasto a Firenze a lavorare durante la sosta per le Nazionali: in quella sfida, il portiere risultò alla fine uno dei migliori in casa viola, con ben quattro parate di riflesso (un dato davvero alto, inferiore solo alle cinque totalizzate proprio sabato scorso contro la Lazio), tre uscite e cinque tiri subiti: una prestazione davvero impeccabile che non solo permise alla Fiorentina di vincere a Bergamo dopo cinque anni di distanza dall’ultima volta ma consentì al portiere di iniziare a scalare le gerarchie rispetto a Dragowski.

Un amuleto contro la Dea
Lo score di Terracciano con l’Atalanta, del resto, induce anche a pensare positivo: su tre precedenti in cui l’estremo difensore classe ’90 ha affrontato la Dea da titolare, l’ex Empoli ha sempre vinto. La prima volta fu alla 34a giornata del campionato 2011/12, quando San Pietro giocava nel Catania di Montella e contribuì a battere i nerazzurri al Massimino per 2-0. Gli altri due successi sono stati quelli in maglia viola ottenuti negli ultimi anni: oltre al 2-1 già citato del settembre 2021, Terracciano è risultato decisivo anche nella bella affermazione che ottenne la Viola di Iachini in Coppa Italia al Franchi nel gennaio 2020, quando la Fiorentina vinse 2-1 con gol decisivo di Lirola a tempo quasi scaduto. Un amuleto, dunque, per provare a riprendersi le semifinali a tre anni di distanza dall’ultima volta.