FIRENZE - PRAGA QUANTI INCROCI: STORIA DEI CECHI IN MAGLIA VIOLA
La Fiorentina si giocherà l'ingresso al tabellone principale della Champions League con i cechi dello Slavia Praga. Si va in Repubblica Ceca, dunque, si va a Praga. Curioso incrocio, quella con la capitale ceca, dato che da sempre viene chiamata "la Firenze del nord", per la sua bellezza artistica, per il suo essere affascinante, romantica, colma di opere d'arte di ogni epoca e di ogni stile, tanto belle da mozzarti il fiato. Il fatto che forse più di ogni altro la rende simile a Firenze è la presenza di un fiume, il Moldava (Vltava), attraversato da tanti e bellissimi ponti, tra i quali il più famoso è sicuramente il "Ponte Carlo", paragonabile al "Ponte Vecchio" del capoluogo toscano.
Ma gli incroci tra Firenze e Praga non si fermano qua, visto che anche dal punto calcistico, la Fiorentina ha più volte avuto, diciamo così, rapporti, con la Repubblica Ceca, di cui Praga è la capitale. In questo approfondimento vogliamo tracciare una breve storia dei claciatori cechi che hanno vestito la maglia viola. Sono cinque: Kubik, Repka, Ujfalusi, Hable e Mazuch. Analizziamo, uno per uno, il loro rapporto con la società gigliata.
Lubomir Kubik: 50 presenze e 8 goal. E' il primo calciatore ceco a vestire la maglia della Fiorentina. Arriva a Firenze nell'estate del 1989, per una cifra vicina ai 700 milioni delle vecchie lire, proprio dallo Slavia Praga. Mediano lento e compassato, dotato però di un piede mancino molto educato, grazie al quale disegnava lanci al millimetro e che spesso gli permetteva di essere pericoloso su calcio di punizione. Formò, con Dunga e Iachini, un trio di centrocampo molto competitivo. Aveva una grande intesa con Roberto Baggio, tanto che la Gazzetta dello sport, dopo un'amichevole estiva, titolò: " Kubik e Baggio, signori della notte". I tifosi impararono ad apprezzarlo moltissimo, tanto da dedicargli il coro "Attenti al Lupos", sulle note della canzone di Lucio Dalla. Lasciò Firenze nel 1991, a causa degli arrivi di Maiellaro e Massimo Orlando.
Thomas Repka: 89 presenze e 0 goal. Arriva alla Fiorentina nell'estate del 1998, dopo aver impressionato la dirigenza viola nella Coppa delle Coppe 1997, quando, affrontando i viola con la maglia dello Sparta Praga, mise in seria difficoltà un mostro sacro come Batistuta. Difensore centrale molto forte fisicamente, abile soprattutto nel gioco aereo, non lasciava un attimo di respiro ai centravanti avversari. Ha sempre offerto un rendimento molto elevato, tanto che la "Curva Fiesole" lo elesse presto beniamino. Carattere non facile, è stato protagonista, in Inghilterra, di diversi episodi spiacevoli, fino a ricevere una condanna per rissa. Lascia la Fiorentina in lacrime nell'estate del 2001, ma accettò il trasferimento per aiutare i viola a evitare il fallimento. Lo acquista il West Ham per 5.5 milioni di sterline, una cifra che testimonia il valore del difensore ceco. Firenze si ricorda ancora con affetto di questo gigante che, in inverno, giocava con le maniche corte ed i guanti.
Tomas Ujfalusi: 123 presenze e 2 goal. Arriva a Firenze nel luglio del 2004, dopo essersi dimostrato uno dei difensori più forti dell'Europeo portoghese poi vinto dalla Grecia. I viola lo prelevano dall'Amburgo per una cifra molto vicina agli 8 milioni di euro, ma è un investimento totalmente ripagato. La prima stagione è difficile per tutta la squadra, che si salva solo all'ultima giornata, ma "Ufo" è uno dei pochi a mantenersi sempre su livelli molto elevati. L'anno successivo arriva a Firenze Cesare Prandelli, che da subito lo inventa terzino destro. Il rendimento non muta, e Tomas risulta sempre uno dei difensori più affidabili dell'intera serie A. Poche settimane fa il suo addio a Firenze. In scadenza di contratto, Ujfalusi non rinnova e si trasferisce all'Atletico Madrid. I tifosi hanno amato profondamente questo difensore, che spesso ha indossato anche la fascia di capitano. Sicuramente un uomo che Firenze ricorderà sempre con grande affetto.
Jan Hable: 0 presenze. Arrivato a Firenze nella campagna acquisti dello scorso anno, non ha ancora fatto il suo esordio con la prima squadra. Corvino lo ha ingaggiato battendo la concorrenza di molti club Europei ed italiani, come Juve ed Inter. E' considerato dagli addetti ai lavori una sorta di De Rossi in miniatura, ma ancora le sue grandi doti non sono emerse completamente. Gioca nella Primavera, ma ci si aspetta a breve il salto di qualità
Ondrej Mazuch: 2 presenze, 0 goal. Arriva a Firenze l'estate scorsa, insieme al connazionale Hable. A differenza del compagno ha già fatto il suo debutto con la prima squadra. E' avvenuto durante la scorsa stagione, in occasione della partita di Coppa Italia che ha visto i viola affrontare l'Ascoli. Nella partita di andata, quella appunto che ha segnato il suo esordio, Mazuch è stato uno dei migliori in campo, se non il migliore in assoluto, confermando quanto di buono si era sempre detto sul suo conto. Nella gara di ritorno qualche incertezza in più, ma comunque una prestazione positiva. In questa stagione è destinato ad entrare sempre più nel giro della prima squadra, anche perchè Prandelli lo tiene sempre più in considerazione. Anche da lui ci si aspetta un ulteriore salto di qualità.