Alia Guagni dice basta! Si ritira una delle più longeve capitane viola

Compirà 38 anni il prossimo primo di ottobre ma ormai il fisico non le dava più tregua. Così l’ex capitana viola ha ufficialmente annunciato l’addio al calcio giocato al termine della stagione attuale che sta vivendo con la maglia del Como Women. Cresciuta con il calcio nel DNA, come tante altre atlete anche lei si è avvicinata al pallone assieme ai bambini. Le qualità e, soprattutto, l’instancabile corsa sono balzate subito agli occhi del Firenze Calcio Femminile che la inserisce nel proprio settore giovanile alla tenera età di dieci anni. All’epoca il ramo sportivo non aveva le stesse considerazioni odierne, e lei stessa è stata protagonista di questo cambiamento epocale essendo una delle protagoniste del favoloso Mondiale di Francia 2019 che ha acceso i riflettori sull’argomento. Fin quando non è nata ufficialmente la Fiorentina Women’s, Alia disputava le sue stagioni con la maglia del Firenze (del quale il padre divenne presidente per un lasso di tempo) per poi volare negli Stati Uniti giocando il campionato americano (con le casacche di Pali Blue e Tacoma).
Nel 2015 i Fratelli Della Valle fondano la prima squadra femminile professionistica del torneo di cui ella ne diviene elemento imprescindibile. Dopo il ritiro di Giulia Orlandi erediterà anche la fascia di capitana che indosserà con orgoglio per tre anni. Da leader del gruppo gigliato alzerà al cielo una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana, di fatto gli ultimi trofei vinti dalla Fiorentina Femminile. E, come precedentemente affermato, nell’estate del 2019 Milena Bertolini la includerà nella lista delle ragazze partecipanti alla rassegna mondiale tenutasi oltralpe. Rappresenterà il proprio paese più di ottanta volte fino al ritiro dalla maglia azzurra arrivato dopo la mancata decisione dell’ex CT di non portarla in Nuova Zelanda.
Nell'estate 2020 giunge ad un’altra decisione importante e non facile; dopo mesi di riflessione accetta la corte dell’Atletico Madrid e vola nel campionato spagnolo dove gioca un anno e mezzo ad altissimi livelli senza però lasciare grandi tracce. Sceglie dunque di rientrare in Italia ma, a causa dei dissidi con la proprietà gigliata (passata dalla gestione Della Valle a quella Barone-Commisso) le porte per il ritorno a Firenze non si riaprono e accetta l’offerta del Milan. In rossonero, sotto la guida di Maurizio Ganz, ritrova continuità ma anche una serie di problemi fisici che non le danno tregua. Lascia il Diavolo dopo oltre cinquanta presenze e decide di rimettersi in gioco nella piccola realtà del Como.
Nonostante avrà parecchio spazio, il livello ormai è calato molto ma riesce a trascinare le lariane verso un’agile salvezza grazie al gruppo del quale diventa un esempio importante. Fino alla decisione di annunciare via social a tutto il mondo del calcio la volontà di appendere gli scarpini al chiodo. Alia Guagni dunque lascia i campi da gioco dopo averli calcati per centinaia di volte segnando anche una valanga di goal. Oltre ad essere un’atleta di fascia con una spinta eccezionale, l’ex Fiorentina era molto brava a costruirsi possibilità di inserimento per andare al tiro e, molte volte, a segno. Lascia con il rispetto e la gratitudine di tutti coloro che hanno potuto ammirarla in campo negli ultimi anni. Ora però si apre un nuovo capitolo per lei.
Quale sarà il destino di Alia Guagni? C’è chi spera la Fiorentina le offra un posso all’interno della dirigenza gigliata, chi la vede come allenatrice al pari di diverse sue compagne di squadra del passato – come Ilaria Leoni o Simona Parrini tanto per citarne due - o chi pensa possa essere un’ottima opinionista e commentatrice nel campo dei media – una figura alla Vero Boquete in Spagna -. Ora servirà sicuramente del tempo per metabolizzare il tutto. Alia Guagni sarà l’artefice del proprio destino al di fuori del campo. Ma tenere fuori dal calcio femminile una ragazza che ha dato così tanto a questo movimento sarebbe ingiusto e indecoroso.
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