FIORENTINA-PARMA, La partita del cuore

19.11.2009 16:53 di  Matteo Magrini   vedi letture
FIORENTINA-PARMA, La partita del cuore
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Una rimpatriata tra amici, quasi una partitella del sabato pomeriggio ai giardini. Se non ci fossero i tre punti in palio, circa 20.000 persone ed una classifica da continuare a scalare (giusto piccoli particolari), Fiorentina-Parma potrebbe essere vista anche così. Come una partita del cuore. C'è il Pranda che affronta la squadra che lo ha consacrato allenatore di livello. E poi Bojinov, che torna nella città che lo accolse da eroe quando aveva appena 19 anni. Ma non solo.


GHIRARDI-PRANDELLI: I due sono grandi amici, da sempre. Tanto che una delle prime dichiarazioni del numero uno gialloblu dopo aver acquistato il club ducale fu: "Ho pensato molto prima di decidere, e ho chiesto tanti consigli a Cesare Prandelli, anche se lui mi aveva caldamente sconsigliato di intraprendere questa avventura". Questione di felling. I due si piacciono, eccome. Vacanze insieme, contatti telefonici costanti e un confronto, anche su temi calcistici, continuo. Ultimo esempio? Valeri Bojinov. Ghirardi aveva bisogno di un'ultima parola sul talento bulgaro ed il "via libera" gli arrivò proprio dall'amico di sempre.


BOJINOV - PRANDELLI - CORVINO: Il talento ex viola torna per la prima volta a Firenze da avversario. Emozione tanta, paura, nessuna e neanche voglia di vendetta. O forse si? Sicuramente non nei confronti di Prandelli. Un giorno e si e l'altro pure il bulgaro spalma miele sul suo vecchio mister: "Devo tutto a lui", "E' il miglior allenatore d'Italia", fino all'ultima frase, quella che ha fatto pensare che, forse, qualche sassolino dalla scarpa se lo doveva togliere: "Prandelli è l'artefice di tutti i successi viola". E Corvino? Il suo scopritore? Quello che a lungo è stato come un padre? Niente, nemmeno una parola. Perchè? Perchè "Bojo", come lo chiamavano a Firenze, si è sentito tradito, e non ha digerito quel famoso "O rinnovi o vai sul mercato" imposto dal diesse gigliato. Guarderà verso la trbuna, Bojinov, e un'occhiataccia al Corvo la lancerà.




GILA - DONADEL - MARCHIONNI - FREY -  PRANDELLI: Il Parma dei miracoli trasferito a Firenze. Risultato? Una squadra che gioca a memoria e rendimento trasformato per i tre giocatori che, dopo l'esperienza in Emilia, si erano un po' persi. Donadel appassiva su una panchina a Genova, sponda Sampdoria, il Gila guardava Inzaghi rubargli palco ed onori rossoneri e Marchionni, alla Juve, viveva più dolori che gioie. E poi Frey. Scartato dall'Intr andò anche lui alla corte ducale, e si consacrò quale portiere di livello assoluto. C'ha pensato Prandelli, anche lui ex Parma. Li ha chiamati, li ha portati in viola e li ha rigenerati. Se ora lottano per gli ottavi di Champions, tutti, lo devono certamente alla città del Parmigiano.



GUIDOLIN - FIRENZE: La partita del cuore, abbiamo detto. Ma il cuore non sempre sorride, ed i ricordi non sempre sono piacevoli. Eccoci allora a Guidolin, l'allenatore che al solo sentire la parola "Fiorentina" ha un'eruzione allergica. Questione di promesse, vere o presunte, non mantenute. Pensava di essere lui l'allenatore dei Della Valle, ed invece fu Prandelli. "Sgarbo" mai digerito. Frey e compagni dovranno quindi stare ancora più attenti, perchè Guidolin, ne siamo certi, farà di tutto per giocare un brutto scherzo ai viola.