FIORENTINA-INTER 0-0 LE PAGELLE. Il miglior Santana, coraggio Pasqual
FREY – Salvato dalla traversa sulla staffilata di Mancini. Al di là della sassata del brasiliano, nel primo tempo non corre particolari rischi. Pericolosa l'uscita sbagliata non sfruttata da Mancini. Bravissimo sul diagonale di Crespo. Reattivo, 6,5.
COMOTTO – Si conferma sui buonissimi livelli delle ultime uscite. Difende con ordine e si propone con continuità. Terzino doc, 6,5.
GAMBERINI – Non si fa impaurire dalle folate nerazzurre e gioca d'anticipo quando ci riesce. Buon per i viola che quando non ci riesce Ibra mandi a lato. Avrebbe sulla testa la palla del vantaggio, ma la sua incornata in area piccola finisce larga di pochissimo. Poco dopo perde un brutto pallone, che recupera su Ibrahimovic. Peccato che di mestiere faccia il difensore, 6,5.
KROLDRUP – Nemmeno un minuto di gioco e deve fermare Ibra in angolo. Duro l'intervento su Mancini, in avvio di ripresa, che gli costa il cartellino giallo. Di vedetta, 6.
PASQUAL – Destino vuole che il suo esordio coincida con un big match come quello contro l'Inter. Non si fa prendere dall'emozione e gioca con personalità, sfiorando peraltro il gol su punizione. Considerato che non vedeva campo da mesi, se la cava coraggiosamente bene. Come se niente fosse, 6,5.
Dal 40'st ZAURI S.v.
FELIPE – Mastino a caccia di palloni riesce quasi sempre ad averla vinta sui centrocampisti di Mourinho. Mette il piedone anche in fase di chiusura in area di rigore. Visti i nomi che aveva davanti, esame decisamente superato a pieni voti. Promosso, 6,5.
KUZMANOVIC – Ottimo lavoro di cucitura in mezzo al campo soprattutto in fase di ripartenza. Si propone a supporto di Santana e non si stanca mai. Esce fra gli applausi, meritati, poco dopo il ventesimo. Peperino, 6,5.
Dal 22'st ALMIRON – Spreca malamente una punizione dalla lunghissima distanza. Prova a verticalizzare ma il tempo è troppo poco e non cambia volto alla gara, s.v.
MONTOLIVO – Nel primo tempo non è quasi mai incisivo, e anche le idee sembrano pericolosamente mancare. Nella ripresa sembra più determinato e recupera qualche pallone in più. Come spesso si è detto, tuttavia, è lecito attendersi di più e di meglio. Ancora non ci siamo, 5,5.
SANTANA – Ricomincia da dove aveva terminato a Palermo in una posizione più centrale. Nei primi minuti scodella palloni invitanti. Rimane su grandi ritmi dando linfa vitale alle avanzate viola. Nella ripresa gira su tempi diversi, ma resta probabilmente il miglior Santana visto a Firenze, 7.
OSVALDO – Assente Mutu parte titolare con grande voglia al fianco di Pazzini. Ci prova di testa mandando a lato su buona imbeccata di Santana. Gioca troppo a ridosso del compagno di reparto, ma ha il merito di procurarsi una punizione ghiottissima sul finale di primo tempo. Alla lunga tende ad innamorarsi troppo del pallone, e in area di rigore spesso non ne avrebbe né il tempo né lo spazio. In chiaroscuro, 6.
Dal 27' st – JOVETIC – Viene gettato nella mischia a venti minuti dal termine. Gli bastano per far gridare al gol la Fiesole con la bomba da fuori che finisce alta. Entusiasmo giovanile, 6.
PAZZINI – Rabbia e grinta per non far rimpiangere Gilardino. Comincia bene girando di testa in porta. Poco dopo non arriva per pochissimo sul pallone giusto. Resta il dubbio, per un rigore che pare evidente, sulla respinta di Julio Cesar. Meno appariscente nel secondo tempo, ma il movimento non lo fa mancare mai. L'occasione tanto attesa, alla fine arriva, ma la testata è fuori mira. La volontà c'è, manca il gol. Un rigore scippato, un gol sciupato 6.
PRANDELLI – Scelte dolorose nei confronti di Mutu e Vargas, affidandosi a Osvaldo e Pasqual. In mezzo ripete l'esperimento di Santana trequartista dietro all'argentino e Pazzini. Gli effetti sono più che positivi perché la Fiorentina gioca disinvolta, meriterebbe un calcio di rigore solare e soprattutto gioca bene contro la prima della classe. Nel secondo tempo prova a vincere con Almiron e Jovetic. Meriterebbe i tre punti, deve accontentarsi degli applausi del “Franchi”. Prova da grande squadra, 7.
ROSETTI - Direzione di gara, nel suo complesso, molto discutibile per la gestione dei gialli e il trattamento, talvolta particolare, nei confronti dei nerazzurri. A completare il quadro poco edificante una trattenuta rugbistica di Burdisso ai danni di Pazzini che, secondo il suo punto di vista, preferisce buttarsi invece di concludere da due passi in una rete di sette metri e qualcosa. Che le moviole lo assistano, 5.