FIORENTINA, I viola hanno rimesso le ali
Dopo quattro giornate senza vittorie e con due sconfitte consecutive sul groppone Prandelli e la sua banda ritrovano i tre punti e si riaffacciano convinti al balcone dell'alta classifica. Non eccezionale, la Fiorentina vista ieri con il Catania, ma sicuramente concreta e decisa quanto serviva per portare a casa una vittoria troppo importante.
Tanti gli aspetti positivi nella gara con il Catania. Partendo da un Vargas prepotente e da un Marchionni tagliente come una lama. Tre goal in tre giorni e tanti saluti a chi aveva storto il naso il giorno del suo acquisto. L'ex bianconero offre profondità, salta l'uomo, copre e, ultiamente, trova anche la porta. Ma siamo sicuri che in Italia, in quel ruolo, ci sia tanto di meglio? Juan il Terribile ormai non sorprende più. Una potenza fisica devastante unita ad un mancino degno di un trequartista. E' sinceramente imbarazzante, per gli avversari, il confronto diretto. Chiunque se lo trova vicino finisce come un birillo davanti ad una palla da bowling. Per terra.
E poi c'è De Silvestri. Ok, siamo d'accordo, non sarà un mostro in fase difensiva ma accidenti quanto corre. Il giovane terzino destro permette finalmente a Mastro Pranda di sviluppare quel gioco sulle fasce, partendo da dietro, che tanto gli piace. Ha fatto il buco, su quella corsia, e nonostante questo ha mostrato una qualità nei cross onestamente inaspettata. "Giocando con questa intensità ci darà delle soddisfazioni". Parola di Prandelli, e se lo dice lui...
E' tornato al goal anche il Gila. Troppi quaranta giorni di astinenza per un bomber famelico come lui, e quei pugni sbattuti ripetutamente verso il cielo dopo la rete del 3-1 dimostrano che ne aveva bisogno, eccome. Bene così. Non tutto è perfetto, naturalmente. La difesa soffre ancora un po' troppo e gli errori aribtrali iniziano a scocciare. "Ogni tanto, pur non parlando di malafede, è giusto farsi sentire, perchè i ragazzi si sentono mortificati". Pantaleo Corvino è stato chiaro. Va bene il Fair Play, ma Firenze merita rispetto.
A proposito. Altra, ennesima dimostrazione di cosa significa saper tifare, scendendo in campo al fianco della squadra. Nel momento più difficile, dopo il pareggio di Mascara, il Franchi ha alzato la voce. Non per contestare, come sarebbe accaduto in molto altri stadi (a Genova hanno fischiato Cassano e un Sampdoria seconda classifica, misteri della fede), ma per gridare ai ragazzi tutto il proprio amore. Anche grazie a loro la Fiorentina è tornata a vincere, riprendendo il volo interrotto. Del resto, quando hai due ali come Vargas e Marchionni, non puoi che sognare di andare alto nel cielo, oltre ogni limite.