FIORENTINA ALL'OSSO

26.06.2011 19:15 di  Marco Gori   vedi letture
FIORENTINA ALL'OSSO
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© foto di Giacomo Morini

Nel corso della triste stagione calcistica da poco conclusasi, abbiamo spesso definito la rosa della Fiorentina come molto numerosa ma non certo ben assortita. Se andiamo ora ad osservare l’organico gigliato, anche il primo aggettivo può essere depennato. Mutu, D’Agostino e Donadel si sono già accasati altrove, ed a breve dovrebbe toccare a Santana, Avramov e Comotto. E non sembra certo finita qui.

Nessun allarmismo, si era parlato di ricostruzione, e, si sa, quando si va a ricostruire una casa bisogna ricominciare dalle fondamenta. Ma quali sono le fondamenta della Fiorentina? In porta l’unica certezza porta il nome del giovane brasiliano Neto. In difesa quelli di Alessandro Gamberini, e, forse, Manuel Pasqual. A centrocampo un’unica certezza, Valon Behrami, mentre in attacco tutto pare ruotare attorno alle speranze di ritrovare il miglior Jovetic. Tradotto in spicci, una scommessa, due discreti giocatori, un elemento di sicura affidabilità ed un altro dalla classe cristallina ma che lascia inevitabilmente qualche dubbio dal punto di vista della tenuta fisica, almeno nel breve periodo.

Più che di rivoluzione sarebbe forse più giusto parlare di epurazione. Una politica forse inevitabile, ma che presuppone una risposta tempestiva per quanto riguarda il mercato in entrata. Il quale, al momento, stenta a decollare. Non ci sorprendiamo più di tanto, visto che fino ad ora le partenze hanno fruttato poche centinaia di migliaia di euro. Ma, allo stesso tempo, non si può nemmeno aspettare quelle cessioni che dovrebbero portare denaro fresco nelle casse societarie. Del resto si è parlato in maniera chiara di riduzione del monte ingaggi, ma la parola “autofinanziamento” da tempo non esce dalle bocche dei dirigenti gigliati.

Se l’operazione sfoltimento è quindi entrata nel vivo e pare destinata a proseguire, forse sarebbe giunto il momento di rimpolpare una Fiorentina ridotta davvero all’osso.