FATECI SBAGLIARE
Per la prossima gara contro il Cagliari - senza dubbio la sorpresa fino ad oggi del campionato - la pressione sull'attacco della Fiorentina se non altro diminuirà, se è vero che in Sardegna Chiesa e compagni si troveranno una delle squadre che crea (e segna) di più in tutta la Serie A. In altre parole, in settimana Montella avrà il suo da fare, lavorando su una difesa che dovrà ben figurare al cospetto di un attacco in piena foga agonistica (compreso l'ex di turno Simeone).
Già, l'attacco. Il reparto che - al di là di tutto e al netto di un percorso di crescita collettivo - più ha fatto e continua far discutere. Premessa doverosa. Contro un Parma revival e nostalgicamente messo in campo con un catenaccio anni '80 - atto a sfruttare al meglio le caratteristiche dei contropiedisti - la Fiorentina ci ha provato eccome, soprattutto nel finale. Guardando la brutta piega che sta prendendo la gara per i suoi, mister D'Aversa inserisce un esterno difensivo (Gagliolo) per un attaccante (Kulusevski), facendo densità massima su tutta la linea arretrata. Montella, da parte sua, triplica l'attaccante inserendo Pedro (in aggiunta a Vlahovic e Chiesa). Scelte, attitudini e interpretazioni della gara differenti, che alla fine però non sbloccano l'1-1.
La cosa certa, però, è che il "problema" della Fiorentina non è da ricercare nell'idea di gioco, di per sé anche coraggiosa e propositiva, bensì negli uomini. Montella e Pradè lo hanno detto, lo hanno sottolineato. In campo c'erano numerosi under 23, mancava Ribery. E là davanti la giovane, anzi giovanissima età si è inevitabilemente fatta sentire. "Non scordiamoci che ha 22 anni". Il Montella-pensiero investe Chiesa, ma il concetto è da allargare a tutto il reparto. Tra i più acerbi del campionato. Il che porta ad una domanda: è giusto criticare un attacco che - come è stato detto fin dall'inizio - si trova nel pieno di un processo di crescita e maturazione e che dunque talvolta può trovare delle difficoltà?
Si può parlare di numeri. Dire che dopo due successi interni consecutivi la Fiorentina ha guadagnato solo un punto nelle ultime due partite casalinghe in Serie A. Oppure sottolineare il fatto che la Fiorentina abbia segnato con il primo tiro nello specchio del match. Un dato positivo o negativo, a seconda di come uno vuole vedere il bicchiere. Sullo sfondo, però, deve sempre restare ben impresso cosa questa nuova Fiorentina sta provando a fare, tra aspirazioni e voglia di bruciare le tappe contrapposte alle défaillance tipiche della gioventù. Del resto, il messaggio arriva chiaro anche dallo stesso Montella: "Anche io sono giovane, fatemi sbagliare".