E MANCAVA GOMEZ...
E mancava Gomez... Questa, a mente fredda, è la considerazione che a molti è venuta in mente analizzando il cammino fatto fino a questo momento dalla Fiorentina. Ventiquattro punti in classifica, come i gol segnati, per un quinto posto in coda alle zone altissime della graduatoria. In più, altri 12 punti nel girone di Europa League (quattro vittorie su quattro) ed una qualificazione arrivata con largo anticipo (10/2 la differenza gol fatti/subiti). Uno score già di per sé ottimo, se consideriamo anche le molte defezioni del reparto avanzato a cui Montella e la squadra hanno dovuto sopperire.
In primis, ovviamente, quella di Mario Gomez. Anche se, a dire il vero, Giuseppe Rossi non sembra aver accusato più di tanto l'assenza del bomber tedesco, suo partner d'attacco designato fin dai primi giorni del ritiro estivo. Undici gol, assist, giocate ed il momentaneo trono di capocannoniere della serie A. Riprendendo le parole pronunciate qualche giorno fa dallo stesso Pepito, però, ci rendiamo conto di quanto potenziale inespresso ci sia ancora nei piedi dell'attaccante italo-americano: “Il mio rendimento è ottimale quando posso agire accanto ad una prima punta”. Una frase che, inutile dirlo, fa salire ancora di più l'attesa del ritorno in campo di Mario Gomez. In questo senso, mai sosta fu più gradita...