E LA CHIAMANO ESTATE
Sarà che un’estate così non si era mai vissuta, che i tempi sono così ristretti da pensare a serate di squadra per gustarsi le finali delle coppe europee, fatto sta che immaginare la ripartenza della Fiorentina fa un certo effetto. A poco più di due settimane dalla fine della stagione i viola si ritroveranno già domani, nel caldo fiorentino del centro sportivo, per riprendere gli allenamenti. E d’altronde non c’è molto tempo da perdere visto che tra un mese si tornerà in campo.
La nuova Serie A si profila all’orizzonte non troppo diversa da come si è congedata i primi di agosto, certamente senza spettatori e con una corsa a ostacoli già confermata dalla positività di Mirante nella Roma e di tre giocatori del Cagliari. Incognite che fin da adesso ricordano a tutti, anche nel calcio, quanto ancora sia incerta la strada intrapresa, purtroppo in linea con le difficoltà del momento che si ripercuotono sulla vita quotidiana.
E allora non c’è da stupirsi se anche il mercato, un po’ di tutte, per il momento va a rilento. In casa viola i nodi in uscita sono legati al futuro di Milenkovic, Chiesa, Vlahovic e forse anche Pezzella e Pulgar, mentre tra gli obiettivi accostati c’è di che sbizzarrirsi. Di sicuro Pradè e Barone puntano a elementi più pronti rispetto a quelli scelti un anno fa di questi tempi, profili di esperienza e spessore che possano eliminare quei difetti di gioventù che la Fiorentina ha pagato a caro prezzo per tutto l’arco della passata stagione. Piatek per l’attacco, persino Thiago Silva per la difesa (ma la concorrenza è fortissima), giusto per fare qualche nome in un’estate fino ad ora avara di sussulti e destinata a entrare nel vivo soltanto a mercato aperto, tra settembre e ottobre.