DOPPIA CHANCE

Ormai un lontano ricordo, niente di più niente di meno. Al termine di quella gara persa al Penzo per un gol di Aramu, e nella quale Sottil rientrò anzitempo negli spogliatoi, si ruppe definitivamente il rapporto tra la tifoseria viola e quel centravanti che tanto bene stava facendo. Mentre Vlahovic rincorreva il record di reti nell’anno solare la sua storia fiorentina era già al capolinea, e fu poi per quello che praticamente nessuno avrebbe più gradito determinati saluti sotto la curva a fine gara.
Era lo scorso ottobre e già circolavano le voci su un mercato di gennaio che avrebbe stravolto completamente l’attacco a disposizione di Italiano, finestra di trattative che il tecnico ha invece saputo trasformare in un’opportunità di cambiamento. Così a qualche ora dal primo di due impegni ravvicinati è un po’ come se a Italiano non mancasse la scelta, che si tratti di dar continuità a Cabral dopo il bel di gol di Napoli o eventualmente di rilanciare Piatek recentemente scivolato nelle gerarchie anche per il problema al tallone d’Achille con il quale era rientrato dalla nazionale.
Una corsa a una maglia che vede due protagonisti, un dualismo offensivo che rappresenta il miglior viatico per pensare di affrontare prima il Venezia e poi pure la Juventus in trasferta. Perchè oltre la voglia dei singoli di far bene e mettersi in mostra ci sono poi le indicazioni tattiche a rendere le prossime due partite per forza di cose diverse tra loro ma egualmente fondamentali per gli attaccanti di casa viola: che si tratti di un lanciassimo Cabral o di un Piatek dalla buonissima tradizione in Coppa Italia.
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