DIVERSO DAGLI ALTRI
Già il ruolo basterebbe a spiegarne la difficoltà. Perchè davanti sono in 20 a scambiarsi o rubarsi palla, lui invece è costretto a usare le mani insieme a un unico avversario. Il portiere di per sè incarna la più grande unicità del calcio, quella di dover usare le mani in uno sport fatto principalmente con i piedi. Ed è di fatto per questo che eventuali valutazioni risentono dell'inevitabile difficoltà di giudicare un portiere.
Eppure al di là della genetica della posizione, nel caso di Neto c'è molto altro. Qualcosa che affonda le radici nell'arrivo del brasiliano ai tempi di Corvino, e poi emerso ancora più in superficie nell'ultimo anno e mezzo. Le perplessità e le incertezze che hanno contraddistinto critica e giocatore, del resto, sono state all'ordine del giorno per mesi e mesi. Prima nell'alternanza con Viviano, poi nella scelta (o necessità) di affidarsi a lui al termine della passata estate.
C'è un però nella storia di Neto. Emerso dopo un avvio che sembrava in linea con i dubbi del passato. E si tratta di un cambio di passo, di sguardo, di atteggiamento che non può essere ignorato. Il brasiliano negli ultimi 2 mesi ha sfoderato una reazione probabilmente inaspettata, ma prima di tutto assai concreta. Fatta di un'imbattibilità meritata, costruita partita dopo partita, con interventi importanti e personalità accresciuta.
Nel pareggio "influenzato" del Franchi di ieri sera, potrebbe persino esserci il peso dell'incertezza di Neto sul corner fatale, ma certamente trattasi di errore diverso dagli altri. Perchè arrivato dopo due gol che non dovevano esserci (rigore inesistente e posizione di fuorigioco, rispettivamente) ma soprattutto perchè capitato al termine di una crescita visibile, netta, importante. Che non può che aprire spiragli anche per il futuro. Purtroppo, in altri termini, in una difesa in difficoltà come accaduto con il Genoa, poteva anche starci. Ma ciò non toglie che Neto, oggi, si sia meritatamente preso la certezza di essere un portiere da Fiorentina. In pochi lo avrebbero previsto, in tanti si stanno ricredendo.